Sabato 6 febbraio alle ore 18:00, apre al pubblico in modalità online sui canali digitali del Museo FRaC, la mostra “Procida. Il giardino segreto di Libero De Cunzo”
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Procida ce l’ha fatta! L’Isola di Arturo sarà Capitale italiana della Cultura per il 2022. Un grande augurio dalla città di Baronissi ai procidani, alla gente di mare, alle case colorate, al mare azzurro che tinge di smeraldo le insenature, alle isole del nostro magico arcipelago: è un grande traguardo per la Campania intera.
“La nomina di Procida a Capitale italiana della cultura per il 2022 – ha affermato Gianfranco Valiante Sindaco di Baronissi – ci riempie di gioia e ci spinge a condividere, passo dopo passo le tappe che ci porteranno a quella data. È un’occasione per l’intera nostra regione, perché diviene specchio di una rinascita dopo l’isolamento che da un anno viviamo. Ci siamo messi subito a lavoro, affidando al Museo-FRaC di strutturare il programma di iniziative che ci accompagnerà fino al 2022 e che prende l’avvio con questa mostra dedicata a Libero De Cunzo, eccezionale artista che da anni celebra Procida nella sua ricerca fotografica”.
In mostra De Cunzo propone 39 fotografie, realizzate tra il 2007 e il 2008 e pubblicate nel 2009: fotografie dedicate all’incanto dei giardini che modellano il territorio procidano, vestendolo di colori, dal giallo dei limoni alla gamma del verde che ritaglia spicchi di cielo e di mare. Un’isola incorniciata dall’azzurro del mare ma che, nel suo ventre nasconde la sua tipicità di isola della terra, dei campi, dei contadini.
“La fotografia di Libero De Cunzo – rileva Massimo Bignardi curatore della mostra nel catalogo online Gutenberg Edizioni – interpreta un modo di inquadrare la realtà rinunciando a qualsiasi sua conferma; anzi segue lo svolgersi nel tempo dei segni dell’urbano o del paesaggio-natura. Una ‘metodologia immaginativa’, in queste immagini tratte da una sequenza più lunga, che rilegge la sua amata isola di Procida, raccolte nel 2009 in un prezioso volume, ove un testo di Elisabetta Montaldo ci guida nel mistero dei fotogrammi, nel bianco delle zagare o delle ‘donne in camicia’, tra limoneti sospesi sul mare e giardini avvolti nel mito”.
Interverrà, con l’artista, Elisabetta Montaldo, scrittrice e scenografa che ha dedicato libri e saggi alla sua amata isola.
Libero De Cunzo: “Sono nato il 26 dicembre del 1960. I miei genitori Mario De Cunzo e Rosanna Cicchella, due intellettuali di sinistra impegnati nelle lunghe lotte per lo sviluppo sociale e la tutela del Paesaggio, mi hanno allevato soprattutto facendomi viaggiare e visitare siti straordinari…luoghi di interesse storico artistico ambientale comprese Città e Musei. Grazie a loro prima dei 15 anni ero già stato a Roma, Firenze, Spoleto, Spalato, Malta, Vienna, Venezia, Parigi, Londra e il Monte Bianco… visitando, oltre il Museo di Capodimonte dove ho abitato tra i cinque e gli otto anni, gli Uffizi, il Louvre e la Tate Gallery. Successivamente ancora Luoghi e Persone hanno avuto una forte influenza sulla mia formazione e definizione del mio percorso artistico e professionale. Per i luoghi, sono stati di forte impulso, tra gli altri Atene, Santorini, Procida, Capri, Civita di Bagnoregio, Siracusa, Eraclea Minoa, Luxor, Santiago di Campostella, Stoccolma, Amsterdam, Berlino.
La mia formazione tra Istituto Statale d’Arte e Facoltà di Architettura di Palazzo Gravina a Napoli non sarebbe stata completa senza diversi incontri con grandi Maestri, tra gli altri : Luigi Cosenza, Raffaello Causa, Eleonora Puntillo, Vezio De Lucia, Georges Vallet, Antonio Iannello, Sergio Civita, Italo Zannier, Fabio Donato, Mimmo Jodice, Giorgio Lotti, Girberto Marselli, Enrico Crispolti, Massimo Bignardi, Jean Digne, Lucien Clergue, Jean-Noël Schifano, Michele Sovente, Franco Fontana, Giovanni Chiaramonte, Pasquale Trisorio, Lucio Amelio, Peppe Morra.
Fotografo dal 1976 vivo tra Napoli, Baia e la Tuscia, insegno dal 1987 Arte della fotografia al Liceo Artistico Boccioni-Palizzi e, dal 2006, alla Accademia di Belle Arti di Napoli collaboro con la Scuola di Specializzazione in fotografia.
Ho avuto riconoscimenti nazionali ed internazionali, mie opere sono conservate in collezioni Pubbliche e Private e pubblicate in monografie, riviste e giornali. Ho lavorato e lavoro per Campagne fotografiche e Progetti di Enti Pubblici e Privati. Inoltre, ho promosso diverse iniziative, anche espositive per sostenere nuovi giovani autori della fotografia e non solo. Sono felicemente padre, orgoglioso, di Maia Francesca e MariaSole Margherita De Cunzo.”
Articolo pubblicato il giorno 2 Febbraio 2021 - 17:54