L’assemblea è convocaata per questo poemeriggio e si prefigge di organizzare la protesta che si terrà contemporanemante in tante altre principali città italiane, tra cui appunto Napoli.
“A Roma, Torino, Padova, Livorno, Milano, Catania, Cosenza, Bologna, Piacenza, Ancona, Brescia, Palermo si stanno organizzando manifestazioni unitarie dei lavoratori dello spettacolo dal vivo. La mobilitazione del 23 febbraio – annunciano – si terrà anche a Napoli”.
“È passato quasi un anno dalla chiusura dei teatri. Ad oggi – scrivono i lavoratori dello spettacolo – le attività teatrali sono fra le pochissime a continuare a restare completamente ferme. Gli aiuti sono stati pochi, insufficienti, discontinui e spesso incoerenti rispetto alla varietà delle competenze in gioco.
La ripresa reale è ancora lontana e sicuramente si presenterà difficoltosa: le condizioni contrattuali già compromesse possono avviarsi verso un periodo ancora più buio (mancati riposi, straordinari, viaggi, diarie, maternità, malattia…). Dopo le prime importanti mobilitazioni unitarie iniziate la scorsa primavera, molti hanno preferito delegare il proprio malcontento, mancando al dialogo e alla partecipazione. Non dobbiamo dimenticare che il prossimo 23 febbraio sarà un anno dalla chiusura dei teatri. Un anniversario bianco”.
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