They call me George è la versione in inglese di “Mi chiamo George”, un brano dedicato all’ultimo giorno di vita di George Floyd, ucciso in Minnesota da un agente di polizia il 25 maggio 2020.
Il brano, scritto di getto in una prima versione in italiano e pubblicato in rete in acustico, lancia un messaggio di unione per condannare unanimi episodi come questo, che non fanno altro che incrementare il divario sociale e l’odio.
Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Ho scritto questa canzone per cercare di non far dimenticare questo episodio, che come tanti altri, passati e recenti, lascia sgomento. Il brano l’ho scritto di getto poco dopo il fatto, e ho pubblicato immediatamente una prima versione in acustico e in italiano il 4 giugno 2020. Successivamente ho realizzato il brano arrangiato con un video reportage di quello che stava accadendo in tutto il mondo e in seguito ho anche deciso di tradurlo in inglese».
Il videoclip ufficiale del brano è stato realizzato realizzato in un luogo carico di significato e memoria, il monte Sant’Angelo infatti è pieno di ricordi dolorosi di guerra, di resistenza e di rastrellamenti nazisti. Qui giace una vecchia cava in disuso, con il grafitto realizzato dal californiano Zio Ziegler nel 2015. Nel video, girato anche con un drone, si nota tutta l’imponenza e allo stesso tempo la desolazione di questo luogo ormai abbandonato da tempo. Regia di Matteo Toccaceli.
Il video
Matteo Greco è un cantautore anconetano da sempre attento alle problematiche sociali e non solo, con alle spalle un gran bagaglio di esperienze live in club e piazze italiane sia come cantante solista che con la sua band.
Compositore polistrumentista, i suoi strumenti preferiti sono chitarra acustica e pianoforte, con cui compone tutti i suoi brani.
Accompagna la sua professione di cantante con quella di fonico live in giro per l’Italia su un grande camion palco mobile.
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Si appresta a pubblicare il suo terzo album che conterrà gli ultimi singoli usciti negli ultimi tre anni più qualche inedito.
Note personali: single, divorziato, amante degli animali e soprattutto dei cani per i quali oltre aver scritto “Dammi del tu” una canzone dialogo uomo-cane all’interno di un canile , organizza volontariamente una volta all’anno un grande evento in piazza durante il quale presenta i cani dei canili che cercano adozione.
Tra le sue ultime canzoni “Mi chiamo George”, che ripercorre l’ultimo giorno di vita di Floyd in Minnesota e “Un grido contro la paura” (coprifuoco), una canzone manifesto contro la paura.
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