Dopo quattro giorni di consultazioni con i partiti della vecchia maggioranza, il presidente della Camera si e’ presentato al Quirinale per riferire al capo dello Stato, Sergio Mattarella, che l’accordo per ricucire i rapporti non e’ stato trovato. E ora tocchera’ a Mario Draghi tentare di mettere in piedi un nuovo governo. L’ex presidente della Bce, infatti, e’ stato convocato al Colle per domani a mezzogiorno.
L’appello di Mattarella, ora uniti, governo di alto profilo
Ecco il testo integrale del discorso del Capo dello Stato , Sergio Mattarella, prima dell’annuncio della convocazione di Mario Draghi al Quirinale.
“Ringrazio il presidente della Camera dei deputati per l’espletamento impegnato, serio e imparziale del mandato eplorativo che gli avevo affidato. Dalle consultazuioni al Quirinale era emersa come unica possibilita’ di governo a base politica quella della maggioranza che sosteneva il governo precedente. La verifica della sua concreta realizzazione ha dato esito negativo”. “Vi sono adesso due strade fra loro alternative: dare immediatamente vita a un governo, adeguato a fronteggiare le gravi emergenze presenti, sanitaria, sociale, economica-finanziaria, ovvero quella di immediate elezioni anticipate. Questa seconda strada va attentamente considerata perche’ le elezioni rappresentano un esercizio di democrazia. Di fronte a qeusta ipotesi ho il dovere di porre in evidenza alcune circostanze che oggi devono fare riflettere sull’opportunita’ di questa soluzione”.
“Ho il dovere di sottolineare come il lungo periodo di campagna elettorale e la conseguente riduzione dell’attivita’ di governo coinciderebbe con un momento cruciale per le sorti dell’Italia”. “Sotto il profilo sanitario, i prossimi mesi saranno quelli in cui si puo’ sconfiggere il virus oppure rischiare di esserne travolti. Questo rinchiede un governo nella pienezza delle sue funzioni, per adottare i provvedimenti via via necessari, e non un governo con attivita’ ridotta al minimo, come e’ inevitabile in campagna elettorale. Lo stesso vale per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazione, da condurre in stretto coordinamento fra lo Stato e le Regioni”.
“Sul versante sociale, fra l’altro, a fine marzo verra’ meno il blocco dei licenziamenti, e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti di tutela sociale adeguati e tempestivi, molto difficili da assumere da parte di un governo senza pienezza di funzioni, in piena campagna elettorale”. “Entro il mese di aprile va presentato alla Commissione europea il piano per l’utilizzo dei grandi fondi europei ed e’ fortemente auspicabile che questo avvenga prima di quella data di scadenza, perche’ quegli indispnsabili finanziamenti vengano impegnati presto. E prima si presenta il piano, piu’ tempo si ha per il confronto con la Commissione. Questa ha due mesi di tempo per discutere il piano con il nostro Governo, con un mese ulteriore per il Consiglio europeo per approvarlo. Occorrera’ quindi successivamente provvedere tempestivamente al loro utilizzo per non rischiare di perderli”.
“Un governo dall’attivita’ ridotta non sarebbe in grado di farlo. Per qualche aspetto, neppure piotrebbe e non possiamo permetterci di mancare questa occasione fondamentale per il nostro futuro”. “Va ricordato che dal giorno in cui si sciolgono le Camere, a quello delle elezioni, sono necessari almeno 60 giorni. Successivamente ne occorrono poco meno di 20 per proclamare gli eletti e riunire le Camere. Queste devono nei successivi giorni nominare i propri organi di presidenza. Occorre quindi formare il Governo e questo per operare a pieno ritmo deve ottenere la fiducia di entrambe le Camere. Deve inoltre organizzare i propri uffici di collaborazione nei vari ministeri. Dallo scioglimento delle Camere nel 2013 sono trascorsi quattro mesi, nel 2018 sono trascorsi cinque mesi. Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un Governo senza pienezza di funzioni per mesi cruciali, decisivi per la lotta alla pandemia, per utilizzare i finanziamenti europei e per far fronte ai gravi problemi sociali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte concrete e rapide ai loro problemi quotidiani”.
“Credo che sia giusto aggiungere una ulteriore considerazione. Ci troviamo nel pieno della pandemia, il contagio del virus e’ diffuso e allarmante, e se ne temono nuove ondate nelle sue varianti. Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attivita’ precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre, la successiva campagna elettorale richiede inevitabilmente tanti incontri affollati, assemblee, comizi. Il ritmo frenetico elettorale e’ pressoche’ impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti”. “In altri Paesi, in cui si e’ votato obbligatoriamente perche’ erano scadute le legislature dei parlamenti o i mandati dei presidenti, si e’ verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere, pensando alle tante vittime che purtroppo continuiamo ogni giorno, anche oggi, a registrare. Avverto pertanto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perche’ conferiscano la fiducia a un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica. Conto quindi di conferire al piu’ presto un incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestivita’ alle gravi emergenze non rinviabili che ho ricordato”.
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