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Lavoravano in nero ma percepivano reddito di cittadinanza e Naspi. Denunciate due persone nel salernitano

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Borrelli: “Finché i benefici peseranno di più dei rischi sarà difficile arrestare il fenomeno. Serve una riforma e la certezza delle condanne.”

Prosegue la caccia ai furbetti del reddito di cittadinanza. Stavolta, come racconta la testata risorgimentonocerino.it, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro ha scovato e denunciato due persone che avevano beneficiato senza averne diritto di prestazioni assistenziali dell’Inps per un importo di circa 3 mila euro.

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In uno dei casi, il soggetto, percettore del reddito di cittadinanza, aveva omesso di comunicare all’INPS la variazione del reddito per l’attività svolta in nero da un componente del nucleo familiare; nel secondo dei casi, invece, un uomo beneficiava della Naspi, il contributo di disoccupazione, avendo omesso di dichiarare il suo stato occupazionale come lavoratore in nero.

I due soggetti, oltre ad essere stati denunciati, hanno subito la revoca dei benefici e dovranno restituire le somme indebitamente percepite.

“Ci sono tanti disonesti che si appropriano di sussidi ed aiuti statali togliendoli di fatto a quelle persone che ne avrebbero davvero bisogno. Ogni giorno ne vengono scoperti di nuovo di questi ’furbetti’ eppure il fenomeno non tende a mostrare una curva discendente, questo perché troppo spesso non si arriva mai a delle condanne, le vicende giudiziarie vengano abbandonate e messe in soffitta. Senza un vero deterrente sarà difficile arrestare la crescita del fenomeno, per farlo occorre che i rischi, le punizioni e le condanne, messe sul piatto della bilancia, pesino di più dei benefici. Per questo occorre una riforma.”-ha commentato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.


Articolo pubblicato il giorno 11 Febbraio 2021 - 13:49 / di Cronache della Campania


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