“La scuola e’ il principale detonatore dei contagi, dovrebbe chiudere tutta, non solo le superiori, da ora fino a maggio per azzerare di nuovo i contagi, altrimenti andiamo a sbattere”.
E’ la richiesta di Graziano Forlani coordinatore provinciale a Napoli della Gilda, il sindacato della scuola che sembra voler indicare la strada da prendere al comitato di crisi della regione Campania, la cui decisione dovrebbe arrivare nella giornata di oggi. “La nostra posizione – ha spiegato – e’ che la didattica in presenza si puo’ fare solo in sicurezza, senza mettere a rischio la salute dei lavoratori, degli studenti e delle famiglie e oggi la sicurezza per noi non c’e’. E’ una follia dire che la scuola e’ sicura quando entrano centinaia di persone in un edificio tutte insieme”. La Gilda non ha infatti firmato il protocollo e oggi ha portato nuovamente la sua posizione netta alla riunione che i sindacati hanno avuto con l’assessore regionale all’istruzione della Campania Lucia Fortini.
“I dati sono chiari – secondo Forlani – nei 60 giorni prima del 24 settembre, quindi dal 24 luglio, con le spiagge affollate, i viaggi e le scuole chiuse, abbiamo avuto un aumento medio da 16 a 195 positivi e un aumento dei decessi di trenta casi al giorno. Dal 24 settembre, quando ha riaperto la scuola, al 23 novembre senza viaggi, spiagge e discoteche, i contagi sono passati da 195 al giorno a 1700, con un aumento del 900% e i decessi sono arrivati fino a 1300. Esiste quindi una diretta relazione tra l’apertura della scuola e l’aumento dei contagi. E non parlo solo delle superiori, ma anche della scuola dell’infanzia e delle elementari dove i bimbi si infettano, sono asintomatici ma contagiosi e in casa passano il virus a genitori, nonni, zii, fratelli”.
“Ci sono anche altri fattori – ha detto ancora Forlani – come i bar ma la scuola e’ un rischio maggiore, parliamo di ragazzi chiusi per cinque ore li’ dentro, sono piu’ pericolose dei cinema o dei teatri che sono chiusi. Conviene chiudere tutto prima del disastro, perche’ con l’attuale situazione andremo a sbattere. Altrimenti si dica chiaramente che si va avanti in presenza e si vede chi sopravvive”.
Articolo pubblicato il giorno 5 Febbraio 2021 - 07:30