“Si conclude oggi il mandato esplorativo che il presidente della Repubblica mi ha affidato.
A seguito del giro di consultazioni, a partire dalla forze politiche che sostenevano il precedente governo, ho promosso l’avvio di un confronto su temi e punti programmatici tra le medesime forze politiche. Ho comunicato al presidente Mattarella l’esito del mandato”. Lo ha detto il presidente della Camera, roberto Fico, al termine del colloquio con il Capo dello Stato.
“Dalle consultazioni era emersa come unica possibilita’ di governo a base politica quella della maggioranza precedente. La verifica ha dato esito negativo”. Cosi’ il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Camera, Roberto Fico.
“Ora ci sono due strade alternative: dare immediatamente vita a un nuovo governo adeguato a fronteggiare le emergenze sanitaria sociale economica finanziaria o immediate elezioni anticipate . I prossimi mesi sono quelli in cui si puo’ sconfiggere il virus o rischiare di esserne travolti e questo richiede un governo nel pieno delle funzioni e non un governo ridotto al minimo come e’ inevitabile in campagna elettorale”. E poi ha aggiunto, vale “per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazione. Conto di conferire al piu’ presto un incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestivita’ alle gravi emergenze non rinviabili. Avverto il dovere di rivolgere alle forze politiche un appello per un governo di alto profilo per far fronte con tempestivita’ alle gravi emergenze in corso”.
Scambio di accuse tra gli ex alleati con Iv che, di fatto, arriva allo strappo finale. “Bonafede, Mes, scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato”, scrive su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi.
“Rimangono le distanze sui contenuti nonostante il lavoro di questi giorni. Non abbiamo parlato di nomi”, dice Maria Elena Boschi di Italia viva uscendo dalla sala della Lupa. “Abbiamo fatto un lavoro importante in questi due giorni con discussioni approfondite. Rimangono distanze, non solo con Iv, anche sull’impostazione di alcuni punti. Siamo fiduciosi che il lavoro per colmare le distanze possa essere fatto da chi dovrà formare il governo e scrivere il programma”, dice il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio uscendo dalla sala della Lupa. “Il lavoro proficuo è stato fatto ma non sono state esaurite tutte le questioni”, ha concluso.
“Iv ha dato parere contrario su tutto e non si scioglie la riserva su Conte. Entriamo in una fase difficile in cui è difficile che possa accadere qualcosa di diverso dalle elezioni”. Lo dice la capogruppo del Misto al Senato Loredana De Petris, senatrice di Leu.
Iv al tavolo sulla giustizia dice no al lodo-Orlando. Il Pd fa sapere che su ambiente e scuola c’è una ‘significativa convergenza’. Non arranca solo il tavolo del programma per la soluzione della crisi di governo. Veti incrociati in queste ore, a quanto si apprende, stanno bloccando anche l’altra trattativa in corso, con contatti tra i vari protagonisti: quella sui nomi per la squadra di governo di un eventuale Conte ter. Italia Viva, secondo fonti qualificate, sarebbe contraria ai nomi di Alfonso Bonafede e di Andrea Orlando come vicepremier e allo spacchettamento del ministero delle Infrastrutture e dei Beni Culturali. In M5s ci sarebbe un veto sull’ingresso di Maria Elena Boschi al governo e in generale nelle forze di maggioranza viene considerata eccessiva la richiesta di Iv di 3 ministeri di peso per Boschi, Ettore Rosato e Teresa Bellanova.
“Il centrodestra è compatto e ha le idee chiare: non è possibile che la sinistra perda altro tempo, le priorità sono salute e lavoro, non i litigi per poltrone e ministeri. Abbiamo le idee chiare su quello che serve per rilanciare il Paese”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, che oggi ha parlato con Berlusconi, Meloni, Toti, Lupi e De Poli.
La rottura è colpa dei “veti di Matteo Renzi”, Iv ha solo “chiesto ministeri, senza dare alcuna assicurazione su Conte presidente del Consiglio” e arrivando a “sindacare sui ministri degli altri”. Lo ha detto il reggente M5s Vito Crimi ai giornalisti a Montecitorio. “Abbiamo fatto grandi sforzi, grandi passi avanti per cercare di dare al paese un governo che potesse proseguire nella gestione di questa pandemia e potesse affrontare questioni più urgenti”. Eppure “abbiamo assistito da parte della delegazione di Iv ad una attività quasi ostruzionistica, malgrado le aperture”. Ha aggiunto Crimi: “Nonostante i passi avanti è stato un continuo stop, un continuo dire no. L’obiettivo era ottenere qualche poltrona in più, questa è stata la richiesta più pressante. Malgrado questo non abbiamo ricevuto nessuna assicurazione su conte presidente del Consiglio e hanno sindacato sui ministri degli altri”.
“In questi due giorni di lavoro intenso abbiamo fatto grandi sforzi, grandi passi avanti per cercare di dare al paese un governo che potesse proseguire nella gestione di questa pandemia e potesse affrontare le questioni piu’ urgenti come il Recovery. Eppure abbiamo assistito da parte della delegazione di Iv ad una attivita’ quasi ostruzionistica, malgrado le aperture”, spiega ancora Crimi.
Articolo pubblicato il giorno 2 Febbraio 2021 - 21:31