Lo storico Festival internazionale fondato e diretto da Claudio Gubitosi avvia un “sistema culturale dei festival”: un cantiere sperimentale di idee che mette in rete i principali premi e festival cinematografici italiani. Tra i soggetti selezionati c’è anche il Premio Penisola Sorrentina.
L’idea è di Claudio Gubitosi, lo storico e vulcanico patron del Giffoni Film Festival, il quale ha pensato di mettere in rete i principali festival e le più prestigiose rassegne di tutta Italia dedicate al mondo del cinema e dell’audiovisivo, per scrivere insieme il futuro del settore.
Una sorta di piattaforma in cui discutere sulle linee e sui programmi della cultura cinematografica, anche in vista dei nuovi obiettivi e dei nuovi strumenti che la governance culturale avrà a disposizione nel prossimo futuro.
Tra i soggetti selezionati a far parte di questo macroantropo culturale c’è anche il Premio “Penisola Sorrentina” diretto da Mario Esposito, che rappresenta ormai un appuntamento riconosciuto di valenza nazionale per la promozione culturale e turistica di Sorrento e dell’intero asset costiero.
Ecco le cifre del nuovo network culturale messo in piedi dal Giffoni Film Festival : 2 festival dell’Abruzzo, 5 della Basilicata, 8 della Calabria, 22 della Campania, 9 dell’Emilia Romagna, 6 del Friuli Venezia Giulia, 31 del Lazio, 2 della Liguria, 3 della Lombardia, 1 delle Marche, 7 del Piemonte, 13 della Puglia, 6 della Sardegna, 10 della Sicilia, 8 della Toscana, 3 dell’Umbria e 1 della Valle d’Aosta e 8 del Veneto per un totale di 145 Istituzioni partecipanti.
Nell’ambito delle iniziative culturali campane inserite nel progetto dedicato al presente e al futuro dell’audiovisivo oltre l’emergenza Covid si segnalano le presenze, tra gli altri, del Capri Hollywood, dell’Ischia Global, del Galà del cinema e della fiction e del Social World.
“L’obiettivo principale– evidenzia Claudio Gubitosi– è conoscerci e se possibile affrontare insieme il senso e il percorso degli eventi cinematografici italiani, all’indomani delle macerie lasciate dalla pandemia nel mondo della Cultura”.
“Affrontare insieme, con una linea comune di azione e di impegno, credo rappresenti un forte segnale per tutto il sistema e anche un primo importante passo di politica culturale che,oggi più che mai,è utile e necessario”, continua lo storico patron, che sottolinea: “La quantità e la diversità delle iniziative del panorama dei progetti e dei programmi cinematografici italiani è un patrimonio, è una ricchezza che parte da grandi, piccole e medie città del nostro Paese fino ad arrivare nei borghi e nei piccoli comuni più periferici.”.
Il nascente forum interculturale annovera sia festival giovani sia appuntamenti consolidati nel panorama internazionale: tutte iniziative importanti, che dal nord al sud dello stivale affrontano la sfida dell’audiovisivo declinandola con strumenti differenti, a volte anche contaminandola con diversi stili e discipline.
Alla call to action del 5 febbraio, alla quale hanno partecipato – in modalità on line- quasi tutti i rappresentanti dei soggetti aderenti, si sono uniti anche il Direttore generale per il cinema e l’audiovisivo del MIBACT Nicola Borrelli e il sociologo Domenico De Masi.
I lavori proseguiranno in presenza, il prossimo maggio, a Giffoni Vallepiana, il luogo del prestigioso Festival, che quest’anno celebra 51 edizioni.
Questo il commento del direttore del Premio Penisola Sorrentina, Mario Esposito, al termine dell’incontro preliminare: “ in questo primo incontro ho pensato di dare priorità all’ascolto delle strategie e delle testimonianze dei miei colleghi. In tutti (o quasi) gli interventi ho colto il desiderio di una ripartenza e la consapevolezza di una sinergia necessaria. L’invito rivolto al Premio Penisola Sorrentina da parte del Giffoni Film Festival è motivo di onore e, al tempo stesso, puntello di orgoglio per la nostra storia, che ha solo la metà degli anni di Giffoni e che raggiunge il mondo dell’audiovisivo, attraverso una lunga e variegata stratificazione culturale: siamo nati con la poesia per poi espanderci trasversalmente a settori dello spettacolo dal vivo e, ora, anche al cinema e all’audiovisivo. Ancora una volta Claudio Gubitosi ha dimostrato di essere contemporaneamente un uomo d’antan, nel senso della conoscenza di un codice intellettuale e valoriale, e un visionario , ovvero un intellettuale pragmatico, in grado di concretizzare sfide e imprese non da poco conto”.
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