Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà – a quanto si apprende – in giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.
Il ritorno alla zona arancione per la Campania da giorni era piu’ di un’ipotesi. La regione e’ tra quelle che hanno registrato il maggior incremento nei contagi nella settimana compresa tra il 10 e il 16 febbraio scorsi, le date prese in esame per decidere la posizione cromatica a partire da lunedi’ prossimo. Attualmente i campani positivi al coronavirus sono 248.165, con oltre 149mila casi registrati solo nell’area metropolitana di Napoli. E Salerno, con i suoi 37mila casi e’ la seconda citta’ per incidenza del virus, considerata la densita’ abitativa, nonostante Caserta registri quasi 42mila casi.
Piu’ rassicuranti le situazioni ad Avellino e Benevento con poco meno di 11mila casi la prima, e 6637 la seconda. Anche ieri si sono registrati 1.573 nuovi casi e 29 decessi, con un numero di tamponi che sfiorava i 20mila. Secondo la Fondazione Gimbe il monitoraggio dell’ultima settimana ha restituito un incremento di casi del 4,4% e secondo una rilevazione dell’Unita’ di crisi della Regione Campania la tanto temuta variante inglese del virus toccherebbe un positivo ogni 4.
Troppo per non correre ai ripari, tornando all’arancione, che e’ stato il colore assegnato alla Campania fino al 7 gennaio scorso. Da allora la riapertura di molte attivita’, soprattutto di ristorazione, che in zona arancione sono costrette all’asporto. Anche la riapertura graduale delle scuole, raggiunta soltanto da una decina di giorni, avrebbe favorito l’espansione del Covid. In provincia di Napoli soltanto fino a 2 giorni fa erano 97 gli istituti scolastici di ogni grado che hanno dovuto mandare intere classi a casa per la presenza di casi di positivita’ tra gli studenti, tra i docenti e nel personale scolastico in genere.
E in alcune aree si rischia addirittura la zona rossa. Ci sono comuni dove si registrano focolai, in gran parte di tipo familiare, ma con una rapida espansione. In particolare nel Nolano, nella penisola sorrentina e nell’area vesuviana dove le attenzioni sono tutte su Torre Annunziata e Torre del Greco.
Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2021 - 16:42