E’ stato inoltre eseguito il sequestro di denaro e altri beni fino alla concorrenza dell’importo di oltre 100mila euro. L’indagato, conosciuto nell’ambiente professionale, è ritenuto responsabile di peculato e truffa aggravata dall’abuso delle pubbliche funzioni, svolte nel ruolo di curatore e custode giudiziario in molte procedure fallimentari ed esecutive pendenti innanzi ai giudici avellinesi.
Le indagini, coordinate dalla Procura guidata dal procuratore Domenico Airoma, sono scattate a seguito di una segnalazione inoltrata nel luglio 2019 dal giudice fallimentare per presunte anomalie nei movimenti di prelievo dai conti correnti di una procedura fallimentare, nella quale l’indagato rivestiva il ruolo di curatore. L’episodio portò all’emissione di un primo provvedimento restrittivo e di un sequestro nei confronti dell’indagato, seguito dalla sua sostituzione nelle procedure fallimentari ed esecutive in quel momento pendenti presso il Tribunale di Avellino.
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