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Napoli

Aumentano le tensioni per il caso del murale di Ugo Russo. Minacce, ritorsioni e ronde per proteggere il maxi-volto del baby-rapinatore.

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A Napoli c’è tensione per la situazione legata al murale dedicato al baby-rapinatore Ugo Russo, morto dopo aver tentato di rapinare un carabiniere fuori dal servizio.

Dopo la rimozione del murale e della cappella votiva dedicate a Luigi Caiafa, è scattato il conto alla rovescia anche per l’opera di Russo ai Quartieri Spagnoli, così se nessuno provvederà a cancellare il maxi-murale raffigurante il volto del rapinatore 15enne allora interverrà il Comune. Come riporta il Mattino, ora il murale è sorvegliato notte e giorno con continue ronde e picchetti che proteggono il maxi-volto da eventuali interventi di rimozioni. La situazione era già degenerata quando, come denunciato dal Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, su Facebook, nel gruppo “Verità e Giustizia per Ugo Russo”, degli utenti avevano minacciato ritorsioni nel caso il murale di Russo venisse cancellato.

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“Non bisogna fare alcun passo indietro ma anzi occorre essere ancora più decisi e determinati. Se la situazione è degenerata è anche a causa del tentennamento dell’amministrazione cittadina che ha impiegato troppo tempo a prendere una decisione che doveva essere scontata ed ovvia. Facendo passare tutto questo tempo ha fornito degli alibi ai sostenitori della criminalità e fatto accumulare troppe tensioni. Ora non c’è più tempo da perdere, bisogna mandare chiari e forti messaggi di legalità rimuovendo tutte le opere che celebrano delinquenti e camorristi a Napoli sostituendole con omaggi ai veri eroi e alle vittime della camorra.”- ha dichiarato Borrelli.


Articolo pubblicato il giorno 16 Febbraio 2021 - 19:08


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