Torna in carcere con 17 ovuli droga nell’intestino, e’ grave.
E’ rientrato in carcere con 17 ovuli di cocaina nell’intestino, dopo un permesso, ma un ovulo si e’ aperto e il detenuto ora rischia la vita nella terapia intensiva di un ospedale napoletano: e’ successo ieri, nel carcere di Bellizzi Irpino. A darne notizia sono Vincenzo Palmieri e Luigi Castaldo, segretari dell’Osapp.
Per i due sindacalisti Osapp, ancora una volta il personale di Polizia Penitenziaria dimostra elevate capacità professionali nonostante le forti criticità e difficoltà operative, dovute ad una forte carenza di organico nei penitenziari campani ed in particolar modo in quelli di Ariano Irpino e Bellizzi.
“Pertanto il nostro plauso -scrivono-va a quei baschi azzurri di turno in prima linea che ieri con il loro scrupoloso impegno, hanno messo in sicurezza i due penitenziari avellinesi, evitando un droga party dell’Epifania”.
Continuano Palmieri e Castaldo: ‘Purtroppo nonostante i benefici previsti e concessi per legge dai magistrati di sorveglianza di turno, molti detenuti non hanno remore a perpetrare reati e ciò deve indurci a riflessioni affinché si possano apportare le dovute modifiche legislative e deterrenti a questi incresciosi fenomeni che destabilizzano l’ordine e la sicurezza dei nostri penitenziari. A tal proposito, sarebbe interessante capire cosa ne pensano i garanti dei detenuti, dal nazionale ai regionali, ed ora anche ai provinciali.
Per il segretario generale Osapp Leo Beneduci, “il legislatore dovrebbe col supporto appropriato delle idonee figure istituzionali, adoperarsi con misure preventive e restrittive a contrastare i vari e pericolosi fenomeni criminosi all’interno dei penitenziari con leggi incisive e deterrenti, utili alla salvaguardia dell’interesse collettivo ed in special modo dell’immagine del Corpo di Polizia Penitenziaria”.
Articolo pubblicato il giorno 6 Gennaio 2021 - 12:22