Spacciava a Palazzo Grimaldi di Castel Volturno: ordinanza in carcere per un giovane ghanese.
Nel pomeriggio presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della Stazione di Grazzanise hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere, emesso dal Gip del Tribunale – sede, su conforme richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di un indagato, di nazionalità ghanese, già rinchiuso per altra causa presso la locale casa circondariale, gravemente indiziato di numerose condotte di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e eroina. Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, diretta dalla Procura, operata dal mese di novembre 2018 ad oggi.
Le indagini si focalizzavano su un allarmante fenomeno di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, traffici attuati all’esterno di un complesso immobiliare denominato “Palazzi Grimaldi”, ubicato nel Comune di Castel Volturno. Attraverso intercettazioni telefoniche che trovavano riscontro nelle dichiarazioni rese dagli acquirenti della droga è stato possibile identificare l’indagato ed acquisire un grave quadro indiziario, univoco e concordante, dimostrativo della consumazione di molteplici episodi di detenzione e cessioni di sostanze stupefacenti (complessivamente nel numero di 25) operati nei confronti di acquirenti, provenienti dalla provincia di Caserta.
I contenuti delle conversazioni captate, che avvenivano attraverso un linguaggio criptico decodificato dagli investigatori (le sostanze stupefacenti veniva indicate facendo ricorso ai termini quali “roba”, “quella chiara”, “quella scura”, “quella italiana”, “quella africana”), hanno consentito di provare le modalità con cui l’indagato svolgeva l’illecito commercio: invero, è stato possibile risalire al dato qualitativo che quantitativo della sostanza stupefacente, atteso che le cessioni avevano ad oggetto involucri di eroina e cocaina rispettivamente per un importo che variava, a seconda dei grammi, dai 20 ai 40 euro. L’attività investigativa in disamina aveva già portato, in data 20.11.2019, all’esecuzione di ulteriori 9 provvedimenti pre-cautelari che i competenti Uffici Gip convalidavano applicando per tutti gli indagati la custodia cautelare in carcere.
Articolo pubblicato il giorno 12 Gennaio 2021 - 16:48