Si è conclusa l’inchiesta Concorsopoli. Coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola dopo circa due anni ha portato alla condanna degli imputati, quattro uomini accusati a vario titolo di essere gli esponenti di un sistema che, dietro un losco giro di denaro, gestivano la compravendita dei posti pubblici, in questo specifico caso al Comune di Sant’Anastasia. Secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Nola, coordinate della Procura, avrebbero alterato per via informatica i risultati delle prove dei concorsi pubblici in cambio di mazzette.
I finanzieri durante le indagini, scattate a Febbraio del 2019, avrebbero assistito ‘in diretta’ a due episodi legati alla compravendita di posti di lavoro: per un contratto da istruttore amministrativo proprio nel Comune di Sant’Anastasia al candidato erano stati chiesti 30mila euro. Questo si era rifiutato di pagare e così non ha avuto l’incarico. A seconda dell’livello occupazionale, i candidati avrebbero “sborsato” dai 20 a 50 mila euro per garantirsi l’ambito “POSTO FISSO”.
I versamenti avvenivano prima della prova preselettiva, prima della prova scritta e prima della prova orale. La condanna inflitta agli imputati, superiori rispetto alla richiesta del PM, è: per l’ex sindaco di Sant’Anastasi Raffaele Abete dieci anni di reclusione; sei anni per l’imprenditore salernitano Alessandro Montuori, titolare di un’ agenzia – Selezioni e Concorsi – accusato di aver truccatole prove dei candidati; otto anni per l’ex segretario comunale di Sant’Anastasia e Pimonte, Egizio Lombardi; otto anni per l’ex consigliere comunale Pasquale Iorio. L’accusa a vario titolo, per i quattro indagati è di associazione per delinquere dedita alla commissione di più delitti di corruzione e finalizzata a favorire illecitamente il superamento di concorsi pubblici.
Durante la prima fase investigativa, sottoposto a interrogatorio, Montuori non solo avrebbe ammesso le sue colpe ma avrebbe aperto la strada agli inquirenti a un altro giro truccato riguardante ulteriori e presunte alterazioni di prove preselettive avvenute nell’Agro- nocerino sarnese, nei comuni di Pagani, Sarno, San Valentino Torio, San Marzano sul Sarno e in altre città italiane. Per i comuni salernitani le indagini avviate dalla Procura di Nocera Inferiore, dopo aver ricevuto documentazione specifica dai colleghi della magistratura di Nola, sono ancora in corso.
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