Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato integralmente la misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari di Antonio Carannante, il 53enne assessore al comune di Procida arrestato lo scorso 12 gennaio con l’accusa di estorsione aggravata e continuata.
L’ordinanza di custodia era stata emessa dal giudice per le indagini preliminare D’Auria su richiesta del pm Woodcock per una presunta richiesta di 20.000 euro avanzata da Carannante ad un imprenditore procidano per non denunciare presunti abusi edilizi. Carannante si era dimesso il giorno dopo l’arresto. Ad annullare il provvedimento restrittivo e’ stata la sezione 8 del tribunale di Napoli su ricorso proposto dall’avvocato Luigi Tuccillo.
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