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Ancora pochi giorni e avrebbe potuto assistere alla requisitoria del pm nel processo in cui era costituito parte civile, e forse anche alla sentenza. Roberto Della Ragione, 61 anni ex operaio dell’Isochimica, e’ morto dopo una lunga battaglia contro l’asbestosi, contratta nel periodo in cui ha lavorato nella fabbrica che scoibentava le carrozze ferroviarie.
L’ex operaio, passato poi a lavorare come amministrativo nell’ospedale Landolfi di Solofra, si era costituito parte civile, assieme ad altre 237 persone, tra le quali i familiari degli altri 31 operai morti per patologie legate all’esposizione all’amianto. Il 22 gennaio prossimo nell’aula bunker di Poggioreale a Napoli, presa in prestito dal tribunale di Avellino per avere una capienza adeguata, le battute finali del processo che si trascina da anni e che vede imputati ex alti dirigenti di Ferrovie dello Stato, ex amministratori comunali e responsabili dell’azienda, accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, disastro ambientale e violazioni delle norme ambientali.
Nei 13 anni di fase preliminare e di processo di primo grado e’ venuto a mancare anche il principale imputato, l’imprenditore Elio Graziano proprietario dell’azienda. La cartella clinica di Della Ragione sara’ acquisita agli atti del processo.
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