“E’ dall’inizio di questo 2021 che denunciamo il mal funzionamento dei sistemi di sicurezza dei sottopassi di via Martiri per la Libertà, o per meglio intenderci di quelli “della Cartiera”.
Per quattro intere settimane, i due semafori del sottovia della linea ferroviaria RFI Napoli – Salerno sono stati del tutto spenti. Dei due semafori al sottopassaggio dell’Autostrada A2 Napoli – Salerno, uno era danneggiato e scarsamente visibile, l’altro del tutto guasto, rosso col sole, verde con la pioggia.
Il palo di quest’ultimo era addobbato alla meglio con un anonimo e ridicolo cartello, senza timbri, senza firme, senza intestazioni e difficilmente leggibile dagli utenti della strada. Capitava così che qualche automobilista andasse in confusione, qualche altro, più sicuro di sé, per poco non lo tamponasse.
Soprattutto succedeva che nei giorni di allerta meteo, l’utente della strada non sapesse cosa aspettarsi una volta superati i curvoni che immettono nei sottovia. Già è triste constatare che quello semaforico è l’unico sistema di sicurezza dei nostri sottopassi. Mentre ci sono posti civilizzati dove si tenta di attenuare il rischio idraulico correlato alla realizzazione di queste arretrate strutture non solo con la predisposizione di semafori all’ingresso, ma anche con l’installazione di aste metriche graduate, di sbarre all’ingresso automaticamente azionate dal livello dell’acqua nel punto più basso, di videocamere, di pannelli informativi luminosi. Ci sono posti nel mondo, dove si elaborano scenari di rischio idraulico, piani di emergenza, protocolli operativi, dove i sindaci si coordinano territorialmente ed emanano ordinanze
specifiche in caso di allerta meteo arancione, come le tante che vengono continuamente diramate nei mesi invernali dalla Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Campania.
Non a Pompei, purtroppo. Dove, anzi, alla diramazione di allerte meteo segue il silenzio dell’Amministrazione. L’emissione delle allerte, infatti, fa parte del sistema di protezione civile della popolazione e del territorio. In seguito ad esse, localmente debbono essere attuati i piani relativi al livello di allerta. Se ciò non avviene, tutto il sistema di protezione non serve a niente.
Dal 2 Gennaio, per quattro settimane, abbiamo denunciato il pericoloso mal funzionamento sui nostri social. Convinti che, finite le festività natalizie, la nostra amministrazione comunale si sarebbe avveduta del problema e vi avrebbe posto rimedio. E, invece no, al 18 Gennaio scorso, nulla. L’unico sistema di sicurezza dei sottopassi pompeiani non funzionava ancora e la nostra Amministrazione, distratta o cieca, non se ne accorgeva.
Decidiamo di segnalare via PEC all’attenzione dei vigili urbani, dell’ufficio tecnico, dell’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica, dell’assessore alla Protezione Civile e, per conoscenza, al Sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio.
Passa una settimana e nulla. L’Amministrazione Comunale è ancora distratta. O cieca. E allora sollecitiamo, con un’altra PEC, ma evidentemente al Comune
si spendono soldi per sostenere un sistema di posta elettronica che non usa nessuno.
Il protocollo si, però. E noi i protocolli li stiamo iniziando a collezionare (2396, 2417, 3137, 3856, 3904, 3714, 3864). Inutilmente. Perché qualche giorno fa, i sistemi di sicurezza dei sottopassi della Cartiera erano ancora spenti e mal funzionanti, la sicurezza degli automobilisti era ancora messa a rischio mentre le allerte meteo si susseguivano e continuano a susseguirsi. Ignorate. Al pari delle PEC.
Si tenta anche la strada del contatto informale per segnalare la situazione in essere, tramite qualche consigliere di buona volontà, che promette un sopralluogo. Sicuramente avvenuto, ma senza esiti.
Nel frattempo, considerato che ogni comune deve avere un piano adeguato, aggiornato, da attivare quando necessario, nella convinzione che a Palazzo De Fusco abbiano dimenticato da qualche parte il piano di manutenzione di quelle opere, abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti, che speriamo non resti inevasa come tutte le segnalazioni che stiamo facendo.
Alla fine, passata la bellezza di quattro settimane, che si fa se il Comune non risponde? Si va dal Prefetto. Sicuri che a Napoli si presti maggiore attenzione alle segnalazioni dei cittadini, specie quando ne è messa in discussione l’incolumità.
E’ quello che abbiamo fatto, nella speranza che il Prefetto ricordasse ai nostri amministratori quali sono i loro doveri di tutela della sicurezza stradale.
Succede cosi che, finalmente, dopo quasi un mese, i semafori ai sottopassi sono rimessi in funzione, una specie di miracolo, come un’apparizione.
Tutto è bene quel che finisce bene? No.
Contenti che finalmente si siano presi provvedimenti. Ma va male, in ogni caso. Sia se la riparazione è avvenuta su sollecito prefettizio, sia se la riparazione è avvenuta su nostra segnalazione di due settimane fa, sia se la riparazione sia avvenuta ignorandoci.
Riteniamo, avendo la presunzione di non essere i soli, che quando è in ballo la sicurezza dei cittadini, non ci sia un minuto da perdere, figurarsi i giorni, le settimane, i mesi!
E fa veramente impressione che l’Amministrazione Lo Sapio, quella che pare voglia passare alla storia come l’Amministrazione dei Sottopassi, quella che finora solo a parole si candida ad essere la migliore amministrazione che Pompei abbia mai avuto, dimostri una tale incapacità di ascoltare i cittadini e di gestire opere delicate come i sottopassi. Figuriamoci cosa accadrà quando, passata questa, arriveranno amministrazioni “meno migliori”.
Carissimi amministratori pompeiani che amate i cunicoli tortuosi del progetto EAV, un modo per convincerci ci sarebbe stato. Avreste potuto dimostrarci di saper gestire l’esistente con tempestività, efficacia e solerzia.
Carissimi concittadini, particolarmente voi che ridete di noi sui social, scappando non appena si tenta di approfondire gli argomenti che ci spingono a combattere, veramente vogliamo costruire altri quattro sottopassi nella nostra Città? Accompagnandoli con grandi “vasche” ipogee e parcheggi interrati, scavati al di sotto delle falde acquifere?
Noi no, non lo vogliamo. E speriamo ancora in una progettualità che non mortifichi la periferia nord della nostra Città e non la gravi di oneri di manutenzione e gestione che il nostro Comune non pare in grado di sostenere.
Sicuri non esistano alternative più sicure per automobilisti e pedoni?
Noi si, ne siamo sicuri, e siamo pronti a discuterne su qualsiasi tavolo. Senza preclusioni, senza politicizzazioni, senza secondi fini.
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