Settant’anni di Phil Collins, dai Genesis alla carriera da solista con 7 Grammy Awards
Settanta candeline oggi per il Phil Collins – cantautore, polistrumentista e attore britannico – noto sia come solista che componente dello storico gruppo dei Genesis con il quale cominciò come batterista nel 1970 prima di diventarne cantante in seguito all’abbandono di Peter Gabriel nel 1975.
Ha ricevuto 7 Grammy Awards, 5 BRIT Awards, 2 Golden Globe, un Premio Oscar, un MTV Video Music Awards e un Disney Legends (oltre ad una stella sulla Hollywood Walk of Fame) ed è tra i tre artisti (insieme a Paul McCartney e Michael Jackson) che sono riusciti a vendere oltre 100 milioni di album in tutto il mondo sia come solisti che come componenti di band.
Nato a Chiswick, quartiere sudoccidentale di Londra, Collins scopre la sua “vocazione” musicale all’età di 5 anni quando gli zii gli regalano una batteria giocattolo in occasione del Natale. Non impara ancora la notazione musicale, ma continua a suonare accompagnando la radio o la televisione, sviluppando un metodo proprio. Phil Collins è mancino, per cui nella sua batteria alcune parti vengono montate in modo diverso (il charleston e il rullante si trovano a destra e mentre il timpano si trova a sinistra).
A 12 anni fonda il suo primo complesso ed entra nel mondo della musica. Qualche apparizione cinematografica in “Tutti per uno” dei Beatles nel 1964, un provino per “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli nel 1968, ma è la musica che gli prende il sangue. Nel 1970 risponde a un annuncio su Melody Maker ed ottiene la possibilità di un’audizione per entrare a far parte dei Genesis, che avevano già cambiato tre batteristi nel giro di due album.
A casa dei genitori di Peter Gabriel, in attesa del suo turno si immerge nella piscina in giardino e riesce ad ascoltare i pezzi da suonare. E’ il batterista ideale per la band. Dopo l’abbandono di Peter Gabriel, e oltre 400 audizioni senza esito, Collins si propone di sostituire l’ormai ex frontman della band. Con i Genesis ha inciso numerosi album – tra cui “Nursery Cryme” (1971), “Selling England by the Pound” (1973) e “The Lamb Lies Down on Broadway” (1974) – ed è rimasto nella formazione anche dopo l’abbandono di Gabriel. Sarà proprio Collins a sostituirlo alla voce a partire da A Trick of the Tail” (1976). I suoi esordi da solista negli anni settanta quando i Genesis si prendono una pausa. Arrivano Face Value, il primo album da solista. Il disco contiene una delle sue canzoni simbolo, “In the Air Tonight”, in cui parla dell’astio nei confronti di un’altra persona che fa maturare un desiderio di vendetta. Il brano fu inserito nell’episodio di lancio della serie televisiva “Miami Vice”. Il disco di Phil Collins di maggiore successo fu “No Jacket Required” (1985, disco di diammante), trascinato dai singoli “Sussudio” e “One More Night”. Altre sue hit diventate celebri nel corso della sua lunga carriera sono “Easy Lover” (duetto con Philip Bailey contenuto nell’album di quest’ultimo, ex cantante degli Earth, Wind & Fire, “Chinese Wall”), la cover delle Supremes “You Can’t Hurry Love” (1983), “Against All Odds (Take a Look at Me Now)” (che ha dato il titolo alla colonna sonora del film “Due vite in gioco”), “Invisible Touch” (incisa con i Genesis nel 1986), “Two Hearts” (scritta nel 1988 per la colonna sonora del film “Buster”, in cui ha anche recitato come protagonista), il brano “Another Day in Paradise” (1989) che parla dei senzatetto e “Dance into the Light” (1996). “Buster” è il film in cui Phil Collins ha recitato come protagonista. Non è stata la sua unica esperienza davanti alla macchina da presa: il cantante infatti ha fatto un cameo in “Miami Vice” nel 1985 ed è apparso in “Hook – Capitan Uncino” (1991) nei panni dell’ispettore Good. Nel novembre 1984 Collins ha partecipato al progetto benefico creato da Bob Geldof a favore dell’Etiopia, suonando la batteria nel singolo “Do They Know It’s Christmas?” del supergruppo Band Aid. L’anno successivo, il 13 luglio, ha preso parte al concertone Live Aid prima a Wembley come solista poi a Philadelphia. Nel 1991, dopo una pausa di cinque anni, i Genesis si riuniscono per la pubblicazione dell’album We Can’t Dance, che sarà l’ultimo registrato assieme a Collins. Nel 1996 l’abbandono dei Genesis, altri albun di successo e nel 2000 problemi di udito rallentano la sua attività musicale.
Il 19 ottobre 2009 Collins dichiara di non poter più suonare la batteria, a causa della perdita di sensibilità alle mani, dopo un’operazione chirurgica a una vertebra. Nel marzo 2010 Collins viene indotto nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Genesis durante una cerimonia a New York City. Phil Collins è entrato anche nella hit parade dei divorzi. Il batterista che fu dei Genesis ha versato all’ex moglie Orianne Cevey, 25 milioni di sterline, più o meno 37 milioni e mezzo di euro, 6 milioni e mezzo di euro in più rispetto al già maxirisarcimento a cui è stato costretto a versare alla seconda moglie Paul McCartney.
Articolo pubblicato il giorno 30 Gennaio 2021 - 11:08