Papa Francesco: ‘No a giornalismo-fotocopia, senza consumare le suole delle scarpe’
“Pensiamo al grande tema dell’informazione”, dice il Papa nel Messaggio per la 55/a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali. “Voci attente – prosegue – lamentano da tempo il rischio di un appiattimento in ‘giornali fotocopia’ o in notiziari tv e radio e siti web sostanzialmente uguali, dove il genere dell’inchiesta e del reportage perdono spazio e qualità a vantaggio di una informazione preconfezionata, ‘di palazzo’, autoreferenziale, che sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere né i fenomeni sociali più gravi né le energie positive che si sprigionano dalla base della società”.
Secondo il Pontefice, “la crisi dell’editoria rischia di portare a un’informazione costruita nelle redazioni, davanti al computer, ai terminali delle agenzie, sulle reti sociali, senza mai uscire per strada, senza più ‘consumare le suole delle scarpe’, senza incontrare persone per cercare storie o verificare ‘de visu’ certe situazioni”. “Se non ci apriamo all’incontro – aggiunge -, rimaniamo spettatori esterni, nonostante le innovazioni tecnologiche che hanno la capacità di metterci davanti a una realtà aumentata nella quale ci sembra di essere immersi”.
“Ogni strumento è utile – sottolinea ancora Francesco – e prezioso solo se ci spinge ad andare e vedere cose che altrimenti non sapremmo, se mette in rete conoscenze che altrimenti non circolerebbero, se permette incontri che altrimenti non avverrebbero”.
Per il Papa, “il ‘vieni e vedi’ è il metodo più semplice per conoscere una realtà. E’ la verifica più onesta di ogni annuncio, perché per conoscere bisogna incontrare, permettere che colui che ho di fronte mi parli, lasciare che la sua testimonianza mi raggiunga”.
[Fonte Ansa]
Articolo pubblicato il giorno 23 Gennaio 2021 - 12:26