Napoli, in crisi economica causa covid: suicida il fotografo Umberto Sbrescia.
Non ha piu’ retto alla crisi innescata dal lockdown con il blocco del redditizio settore del wedding e dei set. Cosi’ ieri si e’ chiuso nel suo laboratorio di fotografia e si e’ tolto la vita. E’ accaduto a Napoli, in via Silvio Spaventa, nei pressi di piazza Garibaldi. Umberto Sbrescia, 66 anni, storico fotografo partenopeo si e’ suicidato. Allertati dalla famiglia, che non lo aveva visto rientrare per pranzo ne’ lo aveva sentito rispondere al telefono, i poliziotti hanno scoperto il corpo con accanto un biglietto che spiegava i motivi del gesto. I debiti piu’ consistenti con il fisco, stando a quanto emerso. L’azienda di attrezzature cine-fotografiche, Sbrescia, era nata nel 1958. Nell’ultimo anno, gli incassi erano stati minimi. Ieri mattina, Umberto era andato al lavoro, come faceva tutti i giorni ma non era rientrato a casa come di consueto.
La notizia della sua morte si è diffusa velocemente nei gruppi social legati al territorio, tanti i messaggi di cordoglio da parte di chi ricorda la sua professionalità e il suo carisma. “Immagina un Uomo, tuo fornitore di attrezzature e pellicole che per un ventennio ti segue, ti consiglia, ti guida negli acquisti. Un Uomo sempre sorridente, baffuto, sornione, che con la sua famiglia crea più che un negozio, un luogo dove ci incontravamo tanti colleghi per scambiare idee e progetti.
Sbrescia Umberto non ti dimenticherò mai. La tua umiltà ti portò ad attraversare la città in vespa per portarmi un semplice rotolo di carta, soltanto un Uomo coi cogl. poteva fare un simile gesto. Se la crisi ha portato Te a questo, allora bisogna aver paura. Ed ora vola Umberto… vola!”, ha postato un amico sulla pagina facebook di Umberto Sbrescia.
E ancora: “Un vero lutto per la categoria dei fotografi napoletani, Umberto Sbrescia, punto di riferimento per amatori e professionisti da sempre. Ho accolto con sgomento la notizia della perdita innanzitutto di un caro amico e poi del fornitore di articoli fotografici che da sempre con enorme professionalità e serietà ha fatto della azienda di famiglia un brand italiano. Lo Ricorderò sempre come una persona gentile e disponibile, instancabilmente cortese, mai infastidito dalle mille domande e consigli che elargiva, già dai miei primi passi…. e con il suo sorriso sornione sotto il voluminoso baffo mi salutava sempre con affetto. Ora sono costretto a salutare io te. Ciao Umberto. Stringo un abbraccio di personale cordoglio alla famiglia Sbrescia“.
Articolo pubblicato il giorno 10 Gennaio 2021 - 11:07