Napoli: Arco Borbonico, sit-in dei movimenti identitari. Alcune decine di militanti e simpatizzanti di movimenti civici ed identitari hanno manifestato stamattina sul lungomare di via Partenope
Per il crollo dell’arco borbonico, avvenuto in seguito alla mareggiata del 2 gennaio dopo anni di incuria e di abbandono, una manifestazione si รจ tenuta questa mattina a via Partenope, organizzata dalla “Confederazione Movimenti identitari“, che raccoglie diverse associazioni.
Sul muretto sovrastante i resti dell’Arco, approdo nel ‘700 dei pescatori di Santa Lucia, sono state collocate bandiere del Regno delle Due Sicilie e striscioni di protesta. “Vergogna”, “D’Italia si muore”, alcune delle scritte.
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Ieri davanti ai resti dell’Arco si era svolta un’altra manifestazione di associazioni civiche e culturali. “Abbiamo scritto una lettera al presidente dell’Autoritร Portuale, Pietro Spirito, al quale toccava la principale responsabilitร della manutenzione dell’Arco – ha detto l’editore Gino Giammarino – ma non ha neanche risposto.
Quanto al Comune di Napoli รจ latitante da anni. Ma il crollo del molo borbonico รจ solo l’ennesimo atto di incuria. Si potrebbe parlare della Stazione ferroviaria della Napoli-Portici o del Palazzo degli Spiriti a Marechiaro, solo per fare qualche esempio di nostri monumenti lasciati morti di trascuratezza”. Associazioni e movimenti civici ed identitari chiedono l’istituzione di un “garante per i monumenti napoletani” per difenderli “da istituzioni che non hanno interesse a preservare la nostra cultura”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Gennaio 2021 - 14:57