Il Comune di Napoli interviene su murale dei baby rapinatori: uno sarà rimosso, l’altro sarà promessa ad opera d‘arte autorizzata. Europa Verde: “Situazione grottesca ed assurda. Che il Prefetto intervenga nuovamente: se nessuno vuole rimuovere quel murale ci pensiamo noi assieme ai cittadini.”
Dopo pressanti richieste, il Comune di Napoli si è mosso per intervenire in qualche modo sulla questione dei murales che inneggiano la malavita e l’illegalità. Dopo che si è pronunciato l’arco costituzionale sull’argomento, e dopo risposte al Prefetto da parte del Comune di Napoli, finalmente due assessori hanno portato in giunta il problema.
Si è deciso di iniziare a lavorare, con troppa calma e in modo tardivo, a due ordinanze, una che elimina il murale e l’altra no. Quello che non sarà eliminato diventerà oggetto di un’azione, promossa dalla famiglia del rapinatore con comitati di quartiere, associazioni e altri enti non ben precisati, per trasformarlo in un’opera d’arte che, questa volta, sarà dotata di tutte le autorizzazioni, e quindi pienamente legale.
“Pensiamo che questa situazione stia assumendo dei toni grotteschi e preoccupanti. Un murale, inno alla camorra e alla malavita, realizzato in maniera completamente fuori legge e abusiva, dovrà diventare un inno a non si sa cosa, per mano della famiglia di un ragazzo che ancora minorenne è stato ucciso perché già rapinava. Invito il Prefetto a intervenire nuovamente, stavolta su questa scriteriata ordinanza, emanata da un ente pubblico, e chiediamo nuovamente, pubblicamente l’autorizzazione al Questore ad andare personalmente, insieme a un gruppo concittadini volontari, onesti e perbene, a eliminare quello che di fatto a tutti gli effetti è un abuso e per il quale non capiamo questa difficoltà ad intervenire con forza e con determinazione da parte del Comune di Napoli. È come se qualcuno venisse a casa nostra a dipingere una parete della cucina, disegnando il volto di un delinquente e chiedessimo l’autorizzazione a noi stessi per rimuoverla e re-imbiancare la parente. Anzi, come se ci venisse in mente di chiedere alla famiglia del rapinatore, che ha fatto realizzare il murale abusivo in casa mia, di organizzare un comitato (non si capisce con chi) per farla diventare da opera abusiva in una presunta opera d’arte. Tutte le opere e gli altarini abusivi dedicati a criminali e camorristi vanno rimossi e basta. Senza pericolose distinzioni politiche. Per noi non si media sulla legalità”. Hanno dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco emiolio Borrelli e Fiorella Zabatta, dell’esecutivo nazionale dei Verdi.
Articolo pubblicato il giorno 26 Gennaio 2021 - 18:21 / di Cronache della Campania