Un viaggio introspettivo che prende vita da un conflitto interiore, dall’estenuante e continua lotta con se stessi, una battaglia persa in partenza senza che vi sia la presa di coscienza di ciò che sta accadendo dentro di noi, il tutto in antitesi con una prodizione delicata, che accarezza il cuore.
Massimiliano contro Massimiliano, il contrasto tra empatia ed individualismo, tra pace e rabbia, un’ossessione che priva i sentimenti di bellezza e colori, a favore di «un cielo che ha solo spazi neri».
La sensazione di allontanarsi da ciò che siamo – «mi sto allontanando dal riflesso di me stesso» – quando «rabbia e paura hanno il controllo» lasciandoci inermi; guardare sé stessi al di fuori del proprio corpo, con gli occhi di un osservatore esterno, quell’«uguale a me che mostra tutto quello che vorrei nascondere», quella parte di noi riflessa nello specchio dei nostri difetti, dei nostri sbagli, di una vita «quasi esplosa, come una supernova», a cui spesso ci aggrappiamo solo per evitare il confronto, il dialogo con la persona che temiamo di più, la stessa riflessa in quello specchio, la stessa che ci ha portati a questo crash test.
«Verità passate che mi fanno male come pugnalate», il passato che torna e presenta il conto, il computo di errori e di cattiverie “sparate” «senza mirare al bersaglio giusto, per non cadere o perdere del tutto», sbagli a cui porre rimedio in un solo modo, la consapevolezza: «cercare di capire cosa mi spezzi il cuore e prevenire il dolore (…) Sono perso in me stesso e non trovo l’uscita, qualcuno inventi il paradiso, o almeno un’altra vita», così da poter guardare quel riflesso maligno allo specchio e gridargli che ciò «che non mi serve sei te e questa lacrima giuro che è l’ultima e poi chiuderò in te il peggio di me».
Massimiliano Acri è un cantautore italiano classe 2000, che attraverso una timbrica unica, intensa e facilmente riconoscibile, unisce produzioni pop ad influenze fortemente R’n’B. Nel 2019 pubblica il suo primo singolo ufficiale, “Ogni Notte Insonne”, un brano dalle dolci sonorità avvolgenti che rappresenta il suo manifesto artistico, espressione di un universo interiore in cui convivono, come in tutti noi, emozioni e sentimenti contrastanti. Il 2020 è l’anno di “Nuvole”, “Diamante”, “La paura di star bene” e “Miamiono?”, 4 progetti che esaltano e riconfermano le doti di Massimiliano, portandolo a farsi conoscere ed apprezzare da pubblico, critica e colleghi, con cui instaura ottimi rapporti di rispetto e fiducia, che lo conducono a collaborare con Giard nella traccia “Let Me Go” del suo album “My Dear Space”. Il 2021 si apre al meglio con la pubblicazione de “Il peggio di me”, un brano riflessivo che prende vita da un conflitto interiore, una lotta continua con se stessi, in antitesi con una melodia delicata, che accarezza il cuore. I tratti distintivi di Massimiliano Acri sono vocalità, versatilità e timbrica, una timbrica ricca di colori e sfumature che fa centro con raffinatezza e buon gusto.
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