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Mandato via dal posto di lavoro dopo 14 anni, la Cgil: ‘Atto grave’

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Mandato via dopo 14 anni di lavoro nella manutenzione del depuratore, in piena emergenza pandemica e senza alcuna motivazione. E’ quanto denuncia la Fillea – Cgil Caserta

La sigla sindacale dei lavoratori edili rende nota la vicenda del lavoratore di 51 anni Raffaele Compositore, sposato con figli, addetto alla manutenzione dell’impianto di depurazione comunale di Piedimonte Matese in provincia di Caserta, ente locale gestito attualmente da un commissario prefettizio.

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“Proprio la presenza del Commissario prefettizio, quindi di un organo pubblico, avrebbe dovuto garantire la continuità lavorativa – sottolinea Irene Velotti, segretario della Fillea-Cgil di Caserta – ed invece Compositore è stato messo da parte, come se 14 anni di servizio nel depuratore fossero stati dimenticati”.

mandato via dal posto di lavoro dopo 14 anni
Irene Velotti – CGIL Caserta

Nel passaggio di cantiere seguito all’aggiudicazione dell’appalto alla nuova ditta vincitrice, Compositore non è stato infatti considerato; il capitolato d’appalto prevedeva la facoltà, per la nuova ditta, di assumere i lavoratori già in servizio, ma l’aggiudicatario non ha sfruttato tale possibilità.

E così il lavoratore è rimasto in carico alla vecchia ditta, senza mansioni e in cassa integrazione, e verrà licenziato non appena verrà meno – il prossimo 31 marzo – il blocco dei licenziamenti varato dal governo Conte in questo periodo di pandemia.

“Abbiamo tentato, anche tramite il legale del sindacato, di stabilire un dialogo con la ditta aggiudicatrice e con l’Ente Comunale, senza tuttavia ricevere alcun riscontro. E’ stato addirittura negato al lavoratore, unitamente ad un rappresentante sindacale, la richiesta di audizione con il sub commissario prefettizio Giuseppe D’Aiello”. Per Compositore e i familiari l’attività era l’unico mezzo di sostentamento; “non merita di essere lasciato solo soprattutto in un terribile momento storico e sociale come questo – dice la Velotti – perciò condanniamo tale illegittimo comportamento e ci attiveremo in tutte le sedi per tutelarlo”.




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