Il brano è figlio di una coproduzione tra i Frati Minori della Provincia del Sacro Cuore di Gesù di Napoli e l’etichetta discografica indipendente Suono Libero Music, con il benestare del FEC (Direzione Centrale degli Affari dei Culti e per l’Amministrazione degli Edifici di Culto- Dipartimento per le Libertà Civili e dell’Immigrazione del Ministero dell’Interno).
Questa particolare ricorrenza, istituita da Papa Pio XII nel 1950, celebra una giornata di preghiera e solidarietà verso i bambini dei Paesi in via di sviluppo ed è alla base di questo progetto musicale a sfondo benefico per sensibilizzare alla raccolta fondi per il CEFRAD, più precisamente per gli educandari di Bebedouro e Garça e la Casa Famiglia ‘Santa Clara’ in Brasile.
Voce ed immagine del progetto è Francesco Mauro Del Grosso, frate francescano conosciuto al grande pubblico per le collaborazioni televisive con TV2000 e PadrePioTV , seguitissimo sui social e Youtube grazie all’hashtag #fraselfie. Il suo dono è quello di evangelizzare attraverso gli strumenti dell’era 2.0 portando l’immagine religiosa alla gente con meditazioni innovative e spesso artistiche.
A spiegare il progetto è Fra Carlo Maria D’Amodio (Ministro Provinciale e Presidente del CEFRAD ): “È stato fondato dalla nostra Provincia Napoletana circa 18 anni fa ed è composto, oltre che da noi Frati Minori, anche da laici che offrono gratuitamente il loro servizio per aiutare questi bambini contribuendo alla crescita umana, scolastica e sociale dei ragazzi accolti negli educandari , compresi da una fascia d’età tra gli 0 ed i 16 anni. Ad oggi sono oltre 500 i ragazzi disagiati aiutati, grazie all’operato dei frati della Custodia del Sacro Cuore di Gesù dello Stato di San Paolo, creato proprio dai francescani napoletani 70 anni fa”.
Musicalmente l’opera è stata scritta, composta e prodotta da Nando Misuraca, cantautore e giornalista, noto per il suo impegno sociale e l’emancipazione giovanile attraverso la cultura e la musica.
L’artista è stato ispirato, nella composizione della canzone, dal testo dell’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco .
Nel testo del 4 ottobre 2020, il Santo Padre promuove un’aspirazione mondiale alla fraternità e all’amicizia sociale, partendo dalla comune appartenenza alla famiglia umana, dal riconoscerci fratelli perché figli di un unico Creatore, bisognosi di prendere coscienza che in un mondo globalizzato e interconnesso. Sullo sfondo dell’Enciclica c’è la pandemia da Covid-19 che – rivela Papa Francesco – “ha fatto irruzione in maniera inattesa proprio mentre stavo scrivendo questa lettera”.
Ma l’emergenza sanitaria globale è servita a dimostrare che “nessuno si salva da solo” e che è giunta davvero l’ora di “sognare come un’unica umanità” in cui siamo “tutti fratelli” . Due, in particolare, gli ‘strumenti’ per realizzare questo tipo di società: la benevolenza, ossia il volere concretamente il bene dell’altro, e la solidarietà che ha cura delle fragilità e si esprime nel servizio alle persone, lottando contro povertà e disuguaglianze.
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Il concetto di vita come “arte dell’incontro” con tutti, anche con le periferie del mondo e con i popoli originari, perché “da tutti si può imparare qualcosa e nessuno è inutile”.
Particolare, poi, il richiamo del Papa al “miracolo della gentilezza”, un’attitudine da recuperare perché è “una stella nell’oscurità” (LUCE VERA, appunto n.d.r.) e una “liberazione dalla crudeltà, dall’ansietà e dall’urgenza distratta” che prevalgono in epoca contemporanea.
Una persona gentile, scrive Papa Francesco, crea una sana convivenza ed apre le strade là dove l’esasperazione distrugge i ponti.
L’Enciclica si conclude con il ricordo di Martin Luther King, Desmond Tutu, il Mahatma Gandhi e soprattutto il Beato Charles de Foucauld, un modello per tutti di cosa significhi identificarsi con gli ultimi per divenire “il fratello universale”). Le ultime righe del documento sono affidate a due preghiere: una “al Creatore” e l’altra “cristiana ecumenica”, affinché nel cuore degli uomini alberghi “uno spirito di fratelli”.
Il videoclip, firmato dal regista Claudio D’Avascio, è stato girato interamente nel Complesso Monumentale di Santa Chiara a Napoli, edificio storico del 1300 di cui viene fornita una visione totalmente inedita per gli spettatori.
Il video
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