Ordine degli avvocati di Torre Annunziata: il Tar si pronuncia e rigetta la richiesta cautelare degli 11 dissidenti.
Ieri mattina il Tar Campania si รจ pronunciato sullโistanza di sospensione invocata dagli 11 dissidenti che chiedevano di introdurre allโordine del giorno una mozione di sfiducia allโattuale ufficio di presidenza. Gli ermellini hanno cosรฌ ordinato: โConsiderato che le censure richiedono adeguato approfondimento nella fase di merito, tenuto anche conto delle eccezioni sollevate dalle parti resistenti; Rilevato che, allo stato, non risulta adeguatamente esplicitato il periculum in mora ex art. 55 c.p.a. per la concessione della invocata cautela e, in particolare, non eฬ in contestazione la lesione delle prerogative istituzionali dei ricorrenti, in qualitaฬ di Consiglieri dellโOrdine degli Avvocati di Torre Annunziata; per questi motivi Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Prima), rigetta la domanda cautelare.โ
Il rigetto dellโistanza ha aperto un dibattito allโinterno dellโavvocatura che si รจ sviluppato sia sui social che in gruppi di chat private. โVisto tale esito, รจ auspicabile a questo punto un atto di coerenza da parte degli stessi 11 che potrebbero con responsabilitร favorire il ritorno alle urneโ, si legge in un post dellโassociazione di Gragnano. Nel frattempo il Presidente Liguoro resta in sella, piรน rafforzata che mai.
Sulla sentenza รจ intervenuta anche l’Associazione giovani legali che in un lungo post sulla propria pagina facebook spiega: “…il TAR, nel rigettare la sospensiva, pone a base della decisione proprio lโinsussistenza del paventato pericolo di mancato funzionamento dellโOrgano Istituzionale. Ed infatti, come riferito dal nostro diretto rappresentante presente allโinterno del COA, gli unici che di fatto hanno impedito il regolare svolgimento dei lavori consiliari sono stati proprio gli 11 ricorrenti che con futili motivi ed azioni strumentali hanno in piรน occasioni fatto venir meno il numero legale nelle varie adunanze consiliari, impedendo di deliberare addirittura su pratiche istituzionali a danno degli stessi iscritti (mancate delibere su iscrizioni e cancellazioni): Noi. A questo punto appare legittimo chiedersi se si tratta, dunque, davvero di un ricorso contro il mancato funzionamento del Consiglio o semplicemente di un maldestro tentativo di occupare dei ruoli di prestigio.
Ad ogni modo, considerato lโesito del ricorso, sarebbe auspicabile un atto di coerenza da parte degli stessi 11 che piuttosto che sbandierare unโimpossibilitร di funzionamento del COA, con un senso di responsabilitร (le dimissiioni), potrebbero favorire il ritorno alle urne consentendo lโuscita del nostro COA da questo, quanto mai inopportuno, stallo (atteso anche il periodo emergenziale in cui purtroppo ci troviamo) cosรฌ permettendo a tutti gli iscritti di esprimere liberamente la propria volontร mediante il voto. Ci sorgono infatti molti dubbi sulla reale intenzione di questi 11 (tra lโaltro appartenenti a schieramenti in netta contrapposizione prima e anche dopo le elezioni) ma, le mancate dimissioni da parte loro in questo momento, dopo essere stati sconfessati dal Tar adito, comproverebbero a nostro vedere solo un egoistico attaccamento alla poltrona e non agli interessi della classe degli avvocati.! Lโunico strumento per lo scioglimento del Consiglio รจ la dimissione della maggioranza dei consiglieri, ed il nostro Consigliere รจ pronto a ridare la parola allโAvvocatura se altri 10 dovessero manifestare tale volontร . Fate scegliere allโAvvocatura, ma fatelo ora, andiamo alle elezioni”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Gennaio 2021 - 11:27