Il procuratore capo di Salerno: ”Il sindaco di Capaccio estraneo all’inchiesta camorra’
“Da cosa questo giubilo nasca e quindi da quali eventuali aspettative questo giubilo nasca o fosse nato, non e’ contenuto in questo provvedimento”. Il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli, non offre spiegazioni ancora sul carosello di ambulanze che nell’estate del 2019 festeggio’ l’elezione a Capaccio-Paestum del nuovo sindaco, Franco Alfieri, uomo vicino al presidente della regione, Vincenzo De Luca, gia’ noto alle cronache per la vicenda delle ‘fritture di pesce’ promesse per andare a votare per il referendum. Quel carosello di ambulanze ha fatto scalpore, ricorda Borrelli, perche’ i video virali nei social fecero emergere “alcune criticita’, soprattutto per quanto riguardava la disponibilita’ di mezzi per il cui uso esisteva un rapporto di convenzione con le Asl. Disponibilita’ che era venuta meno a seguito dell’impiego in questa manifestazione”.
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Per questo, “la procura ha ritenuto di approfondire tutta una serie di attivita’ investigative riconducibili alla comprensione della riferibilita’ delle associazioni a cui appartenevano le ambulanza – aggiunge – separatamente, questa attivita’, poi, si e’ unita con una separata attivita’ che nasceva da una iniziativa della polizia di Stato che ha individuato Roberto Squecco come soggetto gia’ destinatario di precedenti provvedimenti di condanna e che lo definivano come contiguo alla criminalita’ organizzata. Iniziativa della polizia che ha dato luogo ad accertamenti patrimoniali a seguito dei quali si e’, poi, proceduto ad una proposta di applicazione di sequestro di prevenzione”. Il sindaco Franco Alfieri, precisa il capo dei pm, “non e’ incluso in questo provvedimento”. Il questore di Salerno, Maurizio Ficarra, ricorda, pero’, che “la moglie dello Squecco era stata eletta come consigliere al Comune di Capaccio”.
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“Il carosello di ambulanze ha determinato un’attenzione enorme di varie forze dell’ordine – racconta Francesca Fittipaldi, pm titolare del fascicolo – la procura ricevette diverse informative in merito a quell’episodio che determino’ molestie e disturbo alla cittadinanza perche’ avvenne in ora notturna, l’impiego di mezzi di soccorso sviati dalla loro naturale destinazione e utilizzati per seguire un camion con cartellonistica a vela, riportante l’effige del neoeletto sindaco. Questo si aggiunge a una serie di denunce e segnalazioni, non da ultima quella del presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, che segnalo’ che probabilmente si trattava di un segnale di giubilo in codice mafioso che ha necessariamente imposto un’attenzione maggiore”. Nel corso delle intercettazioni, aggiunge, quel carosello “emerge per bocca di Roberto Squecco (l’imprenditore arrestato, ndr.) non come una mera goliardata, ma come un interesse ad avere, e probabilmente erano le sue intenzioni, voce in capitolo, un aggancio forte all’interno delle istituzioni locali. E questo ha consentito di disvelare tutti gli altri suoi affari illeciti, gia’ perpetrati ancora in essere, addebitandoglieli e riconducendogli la proprieta’ e la disponibilita’ di un patrimonio ingentissimo. Un passo falso che ha condotto la procura di ricostruire nei suoi confronti tutta una serie di beni e disponibilita’, oltre che tutti gli altri reati che hanno poi condotto al suo arresto”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Gennaio 2021 - 19:56