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I Casalesi e le imprese alimentari: 12 misure cautelari

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I Casalesi e le imprese alimentari: 12 misure cautelari.

I carabinieri del Ros e la polizia penitenziaria del Nic – Nucleo Investigativo Centrale -, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di 12 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, riciclaggio e intestazione fittizia di beni aggravati dal fine di agevolare il clan dei Casalesi – Gruppo Zagaria. Eseguiti 8 arresti (7 in carcere e uno ai domiciliari) e 4 misure di sospensione dell’esercizio d’impresa nei confronti di 12 persone accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso, riciclaggio e intestazione fittizia di beni aggravati dal fine di agevolare il clan dei Casalesi – Gruppo Zagaria.

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Le indagini da cui scaturisce il provvedimento, svolte tra il febbraio 2016 e il maggio 2019, hanno documentato come Filippo Capaldo, nipote ed erede designato di Michele Zagaria, fino a quando non è stato rinchiuso in regime di 41 bis, con la collaborazione dei fratelli Nicola e Mario Francesco e dei sodali Paolo Siciliano e Alfonso Ottimo, abbia diretto il clan assumendo una posizione dominante nel settore della grande distribuzione alimentare.In tale contesto è stata dimostrata la partecipazione della famiglia Capaldo nella ‘Distribuzione Siciliano S.r.l.’ operante nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, nelle catene di supermercati ‘Pellicano’ e ‘Jolly market’ presenti con 21 punti vendita nella provincia di Caserta, nelle aziende produttrici di beni alimentari ‘Ovopiù di Gravina Giuseppe srls’ e ‘I sapori di bufala srls’,  nonché nella ‘Santa maria srl’, utilizzata per continuare a distribuire il latte a marchio Parmalat in territorio casertano dopo la confisca della ‘Euromilk srl’.

Da ultimo sono stati documentati gli investimenti dei Capaldo a Tenerife, ove dalla primavera del 2017 hanno avviato un’attività di noleggio veicoli.Tra i provvedimenti emessi risultano 4 misure interdittive della sospensione dall’esercizio dell’impresa ex art. 290 c.p.p. per un anno, nei confronti di altrettanti soggetti titolari di aziende riconducibili all’organizzazione sotto indagine.


Articolo pubblicato il giorno 22 Gennaio 2021 - 08:43


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