L’assemblea generale di Federalberghi, riunita oggi in seduta straordinaria, ha approvato una petizione rivolta al presidente Conte ed ai ministri Franceschini, Gualtieri, e Patuanelli” per sollecitare il Governo italiano a intervenire, con urgenza, a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi”.
Dopo aver sottolineato l’importanza che il turismo riveste per l’economia italiana, Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi rammenta i danni devastanti subiti dalle strutture ricettive e termali a causa della pandemia, con una perdita di flussi turistici e di fatturato superiore al 50%, che, in alcune località, arriva anche all’80%, elencando gli interventi principali richiesti dagli albergatori: riconoscimento di ristori efficaci, che ristabiliscano equità per l’anno 2020 ed accompagnino le imprese anche nei mesi a venire, interventi sulla liquidità (proroga delle rate dei mutui e concessione di prestiti ventennali), esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte (in primis, IMU, TARI e canone RAI), sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione, riduzione dell’aliquota IVA al 5% in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei, sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale e sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi. Bocca evidenzia, inoltre, la necessità di far pressione sulla Commissione Europea, per chiedere l’aggiornamento delle disposizioni comunitarie che disciplinano gli aiuti di stato a sostegno dell’economia durante la pandemia (cosiddetto “temporary framework”), al fine di aumentare l’intensità degli aiuti che è possibile erogare a ciascuna impresa e di ampliare il periodo di applicabilità, che in assenza di una proroga si concluderà il 30 giugno prossimo.
“Il documento – conclude Bocca – richiede anche incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, che al termine della crisi dovranno confrontarsi con un’agguerrita concorrenza internazionale. Su questo punto, ci soffermeremo anche in occasione dell’audizione sul Recovery Plan”.
I primi firmatari della petizione sono lo stesso Bocca e i presidenti delle organizzazioni aderenti alla federazione presenti oggi in assemblea, in rappresentanza di 27.000 imprese turistico ricettive e termali. Non tarda il commento di Giuseppe Gagliano, presidente Confcommercio Federalberghi Salerno: “Le richieste avanzate dalla federazione, che si spende incessantemente per esercitare il proprio ruolo sindacale, contengono un insieme articolato di interventi necessari a permettere, innanzitutto, la sopravvivenza delle imprese alberghiere e, di conseguenza, dare respiro agli impiegati del comparto.
In una realtà provinciale come la nostra, dove l’incidenza di lavoratori in imprese turistiche è altissima, gli ultimi 12 mesi hanno visto realizzare soltanto brevi periodi di lavoro. Ciò determina stalli inevitabili nei consumi, con ulteriori gravi danni per tutte le attività economiche della provincia di Salerno, che già hanno pagato l’assenza di visitatori nelle ultime stagioni trascorse. Favorire la ripresa del turismo, ne siamo certi, darà impulso a tutta l’economia nazionale, nonché territoriale”.
Anche singoli imprenditori, lavoratori e cittadini possono aggiungere la propria firma, sottoscrivendo la petizione online, sulla piattaforma change.org, al seguente indirizzo: https://www.change.org/salviamo-le-imprese-e-i-lavoratori-del-turismo
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