Si svolgeranno oggi pomeriggio, alle 18 i funerali del prete anticamorra di Ercolano, don Raffaele Falco, morto per covid all’età di 77 anni.
Saranno i tanti a salutarlo nella chiesa del Redentore di via Doglie. Era malato da tempo, e il virus non ha fatto altro che aggravare un quadro clinico già reso complicato da altre patologie. Il ricordo del sindaco di Ercolano Ciro Buonaiuto è quello di tutte le persone perbene della città che hanno seguito il grido di dolore ma anche la speranza che don Ciro nel piano della lotta di camorra nel 1993 tra i clan Iacoomino-Birra da una parte e gli Ascione-Papale dall’altra, lanciò con una lettera.
“Quando il nome dei camorristi veniva citato a bassa voce,- scrive Buonaiuto- nel timore che qualcuno sentisse, c’era un parroco ad #Ercolano, che invece gridava tutto il suo disappunto e la sua rabbia contro chi seminava paura e morte nelle strade della nostra città. “Fate venire l’esercito”, scriveva di suo pugno in una lettera inviata alla Commissione Straordinaria che reggeva le sorti del Comune e al Presidente della Repubblica.
In quella infuocata estate del 1993, #DonRaffaeleFalco, si fece portavoce della voglia di riscatto e di giustizia di un’intera comunità. Furono le sue parole, i suoi messaggi, il suo grido di aiuto a smuovere le coscienze di tutti. Le forze dell’ordine arrivarono in città e andarono nelle case dei camorristi. Iniziò, grazie alle parole di quel parroco, quella lunga onda di anticamorra che ha permesso alla nostra Ercolano di trovare il coraggio di denunciare, di combattere e di vincere la sua battaglia contro l’illegalità. Ascoltando le parole di quel sacerdote, dentro di me trovai la forza per iniziare a gridare anche io che la camorra doveva essere sconfitta, che la parte sana della mia città doveva avere la meglio.
Oggi Don Raffaele Falco è ritornato alla Casa del Signore, Ercolano si sente più triste, ma in noi resteranno indelebili i suoi insegnamenti e la sua straordinaria forza. Grazie Don Raffaele”.
Articolo pubblicato il giorno 26 Gennaio 2021 - 08:13 / di Cronache della Campania