“Le misure introdotte hanno dato una mano alla frenata del contagio, ma se scattasse la terza ondata in questo periodo stagionale la situazione diventerebbe molto critica”. Lo ha affermato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus.
“La minaccia della variante inglese è molto preoccupante – ha aggiunto -. Sono tutti elementi che impongono la massima prudenza. Il sistema delle regioni a colori va rivisto, in primis il fatto che sono troppo pochi 14 giorni per uscire da una fascia più restrittiva e passare ad una meno restrittiva”. Secondo Cartabellotta l’ipotesi di variare i tempi di somministrazione tra le due dosi non è praticabile.
“Non possiamo inventarci una vaccinazione creativa, il vaccino va somministrato secondo le indicazioni del bugiardino – ha spiegato -. Con uno, due, tre giorni di ritardo non succede nulla, immaginare di poter rinviare di un mese la seconda dose assolutamente no.
L’arrivo del vaccino di Astrazeneca sarà molto importante. Sarà una fornitura di 40 milioni entro tre mesi, il grosso della nostra campagna vaccinale punta su questo vaccino”.
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