Tutti i lavoratori in cerca di un nuovo impiego avrebbero bisogno di una consulenza di carriera personalizzata.
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Tuttavia, spesso il costo, e anche l’impegno, richiesti al lavoratore possono portare tanti disoccupati a lasciar perdere e a dedicarsi in maniera autonoma alla ricerca di un lavoro.
In tantissime situazioni, però, trovare un nuovo lavoro diventa un’impresa difficile e fallimentare, ed è proprio qui che intervengono i nuovi sistemi per la consulenza di carriera: i sistemi digitali.
Questi consentono di automatizzare il processo di ricerca e di valutazione delle offerte di lavoro, così come quello di selezione per un nuovo lavoratore, riducendo lo spreco di tempo e di risorse.
Ecco come funzionano.
Un consulente di carriera di tipo digitale si può paragonare ad una figura “umana” che svolga la medesima attività.
Infatti, sarà possibile impiegare questo tipo di risorse sia per aiutare il lavoratore che non sappia come orientarsi nel mondo delle offerte, sia le aziende che si trovino da tempo a dover combattere contro l’inadeguatezza delle candidature ricevute.
In particolare, il consulente potrà aiutare:
L’aiuto riguarderà, innanzitutto, la ricerca di lavoro. Sulla base del profilo del candidato, dei suoi studi, delle sue esperienze e attitudini, sarà possibile offrire una consulenza di carriera personalizzata. Quindi, consigliare il tipo di carriera più adatto in modo da lasciare al disoccupato la possibilità di candidarsi praticamente a colpo sicuro.
Ma questo non è il solo impiego del sistema di consulenza di carriera di tipo digitale.
L’assistente offrirà una consulenza di carriera personalizzata anche nella creazione di un curriculum vitae efficace, di una lettera di presentazione che metta in luce i suoi punti di forza, e anche di un percorso di carriera che lo porti al successo.
Infine, l’attività di consulenza potrà dare una mano al lavoratore anche nella preparazione del suo colloquio di lavoro, tramite sistemi di training video che lo aiuteranno ad evitare gli errori e a lavorare sui suoi punti deboli.
Gli enti di questo tipo potranno approfittare delle soluzioni del consulente per suggerire ai propri iscritti percorsi personalizzati, per aiutarli a trovare un nuovo lavoro e anche a creare un curriculum che risulti appetibile per le aziende presenti sul territorio.
Sarà anche possibile monitorare in modo puntuale i processi di piazzamento e di selezione dei lavoratori formati, riducendo i margini di errore ed evitando che il lavoratore, pur a seguito di una formazione specifica, non riesca a trovare un nuovo impiego.
Anche le agenzie avranno la possibilità di sfruttare le risorse dell’intelligenza artificiale per gestire le richieste sia dei lavoratori sia delle aziende.
L’incontro tra domanda e offerta di lavoro diventerà molto più semplice, e sarà possibile limitare l’impiego delle risorse “umane” solamente ai casi strettamente necessari.
Il consulente, quindi, diventa digitale e sfrutta l’intelligenza artificiale per ridurre le tempistiche per piazzare un lavoratore o colmare un vuoto in azienda.
Tutto questo senza che il processo di selezione ne risenta, e senza sacrificare l’umanità del sistema di gestione del personale.
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