Dopo 8 giorni di ricovero in ospedale, non ce l’ha fatta Domenico Di Giacomo, il 24enne rimasto gravemente ferito in seguito alla forte esplosione causata da un botto a Capodanno a Caserta. Stando alla ricostruzione delle forze dell’ordine il giovane, assieme ai due fratelli, avrebbe ammassato dei botti nella notte fra il 31 dicembre e il primo gennaio innescando una forte deflagrazione.
L’onda d’urto li avrebbe spazzati via ferendoli. Il 24 enne, che a quanto pare sarebbe stato il più vicino alla miccia, aveva riportato le ferite più gravi. Le sue condizioni erano apparse subito critiche e, dopo otto giorni, il suo cuore ha smesso di battere.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, che indagano sul caso, Di Giacomo, insieme a due fratelli, intorno alla mezzanotte e mezza, quando le esplosioni dei botti sembravano diminuire, aveva ammassato a mo’ di piramide numerosi petardi per ottenere una grossa e rumorosa deflagrazione. L’onda d’urto li colpì in pieno. Il 24enne era il più grave dei tre. Si attendeva il trapianto di pelle ma purtroppo il suo cuore ha smesso di battere.
Con il decesso del giovane cambia anche l’ipotesi di reato formulata dalla Procura che passa da lesioni ad omicidio colposo. Indagini sono tuttora in corso.
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