La legalizzazione della cannabis in molti Paesi del mondo ha dato il via a una serie di produzioni biologiche che hanno permesso a questo prodotto di divenire materia prima per la realizzazione di preparati utili per la cura della persona, la predisposizione di prelibati piatti culinari o, ancora, per trovare il giusto relax senza correre il rischio di subire gli effetti psicotropi tipici delle sostanze illegali.
Di seguito abbiamo cercato di comprendere quali siano alcuni dei principali prodotti a base di cannabis, scoprendo che, dall’olio di CBD ai dolci di canapa, le opportunità per poter consumare i suoi derivati sono davvero numerosissime.
I prodotti per la cura della persona
Anche se quando si parla di cannabis si finisce con il pensare alla possibilità di assumere alcune delle sue “mitiche” varianti, come la Amnesia haze, in realtà oggi la cannabis è ingrediente sempre più presente in diversi preparati per la cura personale, che divengono veri e propri piccoli rituali i benessere che mettono a frutto tutte le straordinarie qualità della pianta da cui viene ottenuta.
Non stupisce dunque che in commercio siano già acquistabili creme e lozioni, sali da bagni e sieri, pronti per poterci garantire il miglior benessere ristorativo, grazie alle proprietà della pianta. Produzioni naturali e biologiche, prive di additivi, ben tollerate dalla pelle e, dunque, ampiamente fruibili anche dalla cute più delicata.
I prodotti alimentari
Un cenno specifico è poi facilmente attribuibile ai prodotti alimentari. La canapa è da tempo impiegata come ingrediente in moltissimi preparati culinari, tanto da essere da anni acquistabile sotto forma di tisane e tè, o addirittura caffè a base di CBD.
Chi invece vuole qualche cibo più solido può optare per i tanti snack a disposizione per uno spuntino salutare, dolce o salato, oppure per le torte e i biscotti con CBD, che costituiscono un vero e proprio must per gli appassionati del genere.
Le bevande a base di cannabis
Anche se la relazione tra cannabis e alcol potrebbe non sembrare quella più intuibile, anche in Italia sono da tempo a disposizione delle bevande alcoliche rispettose della legge grazie al basso contenuto di THC, e all’elevato contenuto di cannabinoide.
L’obiettivo delle birre alla cannabis, piuttosto che del vino alla cannabis, è evidentemente quello di dare alla bevanda una sfumatura aromatica completamente nuova, grazie ai riconoscibili retrogusti della cannabis. Il successo commerciale che ne è derivato sembra essere una conferma di quanto bene sia stata accolta questa tendenza.
Conclusioni
L’elenco degli utilizzi commerciali della cannabis light potrebbe naturalmente estendersi ancora a lungo, a conferma del fatto che questo trend sembra non solo essere particolarmente consistente, quanto anche in grado di farsi apprezzare per una discreta eterogeneità che, peraltro, non tiene ancora conto delle nuove linee guida che si stanno facendo spazio in ambito internazionale.
Il tutto, evidentemente, per la gioia di tutti quegli operatori che sono entrati in questo business in tempi non sospetti, e che oggi possono trarre i frutti di una buona scommessa vincente…
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