Campania, bar e ristoranti impugnano davanti al Tar il nuovo Dpcm.
Sono oltre 20 milioni gli italiani, di ogni fascia di etร (giovani e meno giovani) che, quotidianamente, vorrebbero continuare ad usufruire dei settori della ristorazione (bar e ristoranti) con possibilitร di sedersi ai tavoli, certo in massima sicurezza, anche per consumare un semplice caffรจ ed invece, con il nuovo DPCM, saranno costretti al solo asporto, con tutto ciรฒ che ne consegue. Sulla ristorazione abbiamo numeri alquanto considerevoli : oltre 20 mila piccole imprese, 150.000 dipendenti e un fatturato complessivo (per il 2019) di circa 35 miliardi di euro.
Davanti alla drammatica e drastica decisione, deliberata dal Consiglio dei Ministri, di consentire solo l’asporto di bevande e cibi a qualsiasi ora del giorno e non piรน la consumazione in loco almeno fino alle 18, molti gestori del settore hanno deciso, tramite lโAssociazione Giustitalia, di impugnare davanti ai Giudici Amministrativi dei propri Tribunali Amministrativi Regionali (competenti territorialmente), il Decreto ministeriale che sembra aver dimenticato completamente questo settore.
I gestori sono consapevoli che questo momento storico รจ alquanto particolare, ma prima o poi la vita riprenderร . E allora la gente si renderร conto che un terzo dei locali ha chiuso, forse per sempre, perchรฉ non ci sono aiuti dallo Stato.
Chi esercita professionalmente attivitร imprenditoriale di ristorazione sono mesi che non ha entrate, a parte una piccolissima parentesi in due mesi estivi, e deve (comunque) pagare gli affitti, i dipendenti, e ci sono famiglie che vivono su queste attivitร . E poi ci sono anche decine di migliaia di lavoratori precari che vivono di stipendi mensili ora azzerati: camerieri, musicisti, cassieri, ecc.
Tramite piรน ricorsi ai Tribunali Amministrativi Regionali, patrocinati dagli Avvocati dellโAssociazione Giustitalia, gli esercenti del settore chiedono alla Magistratura amministrativa lโannullamento dell’Ordinanza nella parte in cui impone il divieto di consumazione ai tavoli almeno fino alle ore 18.
Oltretutto โ e non รจ cosa da poco โ prevedere una riapertura molto lontana nel tempo e la conseguente privazione di luoghi che possono essere messi in sicurezza e ben controllati dalle F.O. potrebbe comportare il rischio concreto di โaggregazioni selvagge ed abusiveโ (soprattutto da parte dei ragazzi) in luoghi privati improvvisati con i cibi di asporto e le bevante per aperitivi incontrollabili.
Articolo pubblicato il giorno 16 Gennaio 2021 - 12:48