Bonificati 160 siti inquinati. Micillo (M5S): “Entro il 2024 l’Italia non pagherà più le sanzioni europee per le discariche abusive”
Le sanzioni passano, grazie alla task force del Gen. Vadalà, da oltre 42 milioni di euro a 8,6 milioni ogni sei mesi
Nel dicembre del 2014 la Corte di Giustizia Europea condannava e sanzionava l’Italia nel dicembre 2014 per la presenza sul territorio nazionale di 200 siti di discariche abusive dopo un lungo procedimento di infrazione iniziato nel 2003.
Oggi, dopo 6 anni, il nostro Paese ha bonificato o messo in sicurezza 160 siti. Ne estano ancora ancora 40 da regolarizzare. Il risultato dell’impegno sulla bonifica dei siti inquiunati è la conseguente riduzione della sanzione semestrale che è passata da € 42.800.000 del dicembre 2014 agli attuali € 8.600.00,00 da corrispondere all’Unione Europea ogni sei mesi.
La task force coordinata dal Gen. B. CC Giuseppe Vadalà Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale, in questi tre anni e mezzo di attività l’Ufficio del Commissario ha svolto la propria azione secondo due direttrici principali: 1°) promozione e coordinamento degli iter amministrativi dei lavori da svolgere con le Regioni e i Comuni attraverso le stazioni appaltanti; 2°) analisi dei contesti operativi per la prevenzione degli illeciti.
“Entro il 2024 l’Italia non pagherà più le sanzioni europee per le discariche abusive, in 10 anni di lavoro della struttura di missione (una task force messa a disposizione dall’Arma, composta da nove militari, di cui tre ufficiali), potremo restituire interi territori ai cittadini Italiani”. Così commenta il il deputato del Movimento 5 Stelle Salvatore Micillo componente della Commissione Ambiente alla Camera.
Articolo pubblicato il giorno 21 Gennaio 2021 - 19:54