Ufficio stampa per 100 euro al mese, la denuncia di Gigi Vicinanza segretario della Filp Cisal Salerno
“Al Comune di Atrani, in provincia di Salerno, c’è un dipendente che viene pagato circa 100 euro al mese per svolgere il ruolo di addetto stampa”. E’ la denuncia lanciata da Gigi Vicinanza, segretario generale della Filp Cisal Salerno, che attraverso una nota stampa ha chiesto anche l’intervento della Procura affinché indaghi “su questo assurdo caso di lavoro sotto pagato all’interno di una pubblica amministrazione”.
Il Comune di Atrani ha replicato alle accuse, spiegando che “il tutto è avvenuto, secondo i criteri di legge, tramite affidamento diretto previa consultazione della professionista che ha presentato un preventivo”. “L’accordo tra la professionista e l’Ente – si legge nella nota diramata dal Comune – prevede la realizzazione di un numero occasionale di comunicati annuali.
Il preventivo, di 1500 euro, è stato dunque presentato secondo questi requisiti e dunque il compenso rispecchia il lavoro svolto annualmente dalla libera professionista”. Inoltre l’Ente ha precisato che “il luogo di svolgimento del servizio è stabilito presso la sede del Comune di Atrani” ma che per motivi organizzativi o in questa fase di emergenza sanitaria “la professionista ha svolto il suo lavoro presso la sua abitazione o comunque in smart working”. Il sindacalista Vicinanza, nella nota, ha tirato in causa anche l’Ordine dei Giornalisti della Campania e il Sugc (Sindacato unitario giornalisti della Camania), chiedendo “di fare squadra contro questo sistema”.
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“Nel settore degli uffici stampa – spiega Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania – bisogna fare chiarezza senza alimentare la confusione. E bisogna parlare conoscendo la legge e i fatti. Il Comune di Atrani, che non può permettersi un ufficio stampa come la Regione o il Comune di Napoli, ha affidato ad una giornalista, con una determina, il semplice compito di redigere uno-due comunicati al mese. Situazione che abbiamo già chiarito da tempo. Aggiungo che, per aiutare i piccoli Comuni, la legge 150 del 2000 offre la possibilità di creare una rete tra le pubbliche amministrazioni che non hanno la possibilità di pagare un addetto stampa. Questa la strada che suggeriamo a tante amministrazioni della Campania. . Claudio Silvestri, segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, nel ricordare le tante vertenze che vengono seguite dal Sugc, ha spiegato “a chi ci chiama in causa che la FNSI è ancora fuori dalla contrattazione di lavoro della pubblica amministrazione e che se il precariato è entrato nella Pa è proprio grazie all’azione di sindacati ‘pirata’ e a delle norme che permettono di calpestare la dignità dei lavoratori”.
Sul caso del Comune di Atrani, Silvestri ha sottolineato che, come emerge dalla determina “l’offerta economica di 1.500 euro all’anno è stata fatta dalla stessa collega. Collega che anche l’anno precedente aveva ottenuto lo stesso incarico, allo stesso prezzo, realizzando un totale di 25 comunicati, per un costo di 60 euro a comunicato”. Per il segretario del Sugc “in molti Comuni in tutta Italia gli uffici stampa vengono pagati in maniera assolutamente inadeguata. E’ evidente che certi compensi sono inaccettabili e che il sindacato e’ pronto a difendere i lavoratori in ogni sede, tuttavia e’ anche necessario che i colleghi comincino a rifiutare budget sotto una certa soglia e che in sede istituzionale venga finalmente stabilito un equo compenso per i lavoratori autonomi”.
Articolo pubblicato il giorno 12 Dicembre 2020 - 20:24