Suarez: “Ho firmato un pre-contratto con la Juve poi è saltato tutto”.
Nuovi particolari sulla deposizione di Luis Suarez, ascoltato venerdì mattina come persona informata dei fatti dai magistrati di Perugia che indagano sul suo esame “farsa” per la conoscenza dell’italiano, che si è tenuto il 17 settembre presso l’Università per stranieri di Perugia. Suarez ha non solo ammesso di conoscere i contenuti dell’esame in anticipo ma – come riferiscono ‘Repubblica ‘ e il ‘Corriere dell’Umbria’ – avrebbe detto di aver firmato un preliminare di contratto con la Juve a fine agosto ma poi a metà settembre lui e il suo entourage avrebbero ricevuto una telefonata da Fabio Paratici a tre giorni dall’esame nella quale il Chief Football Officer del club bianconero comunicava che saltava tutto.
L’audizione dell’attaccante dell’Atletico Madrid è durata meno di due ore nel corso della quale il giocatore, collegato in videoconferenza dalla Spagna, ha risposto alle domande del Procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, e dei sostituti procuratori, Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti. Come riferito ancora dal ‘Corriere dell’Umbria’ gli inquirenti stanno lavorando sulla sospetta fuga di notizie intorno all’indagine, che potrebbe aver portato la Juve a fare una marcia indietro.
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Paratici è indagato per false informazioni al pubblico ministero. Anche per Luigi Chiappero, avvocato storico del club bianconero è ipotizzato lo stesso addebito. ‘Repubblica’ riporta invece alcuni stralci dell’esame di Suarez (registrato dagli investigatori della Guardia di finanza): “Il bambino porta cocummella, mangiare”, la risposta dell’uruguaiano alla commissione a una delle domande concordate. Seguita dalle risate degli insegnanti. Verbi coniugati soltanto all’infinito (“A 15 anni cominciare a giocare a calcio”), un accenno di conversazione va anche peggio. “Non spiccica una parola ma non gli puoi far saltare 10 milioni di stipendio perché non ha il B1….”.
Punta ora a chiarire quali fossero gli interessi dietro all’esame “farsa” per la conoscenza dell’italiano sostenuto da Luis Suarez all’Universita’ per Stranieri di Perugia l’indagine condotta dalla procura del capoluogo umbro che coordina l’attivita’ della guardia di finanza. In particolare per le figure legate alla Juventus. Gli inquirenti intendono infatti ora a delineare i ruoli legati alle singole imputazioni.
Le ipotesi d’accusa delineate nell’indagine rimangono al momento immutate. Come per il dirigente dell’area sportiva della Juve Fabio Paratici e per l’avvocato Luigi Chiappero indagati per avere reso false informazioni al pubblico ministero. Ma anche per l’altro legale Maria Turco indicata dall’accusa come “legale incaricata dalla Juventus” per l’allestimento dell’esame di Suarez accusata di concorso in falso ideologico. Al momento non sarebbero previsti altri atti istruttori.
Elementi ritenuti interessanti sono invece scaturiti dalla deposizione raccolta in videoconferenza dalla procura di Perugia dello stesso Suarez. Il quale avrebbe confermato di essere stato a conoscenza dei contenuti della prova d’esame prima di sostenerla. Secondo quanto riportano Nazione e Corriere dell’Umbria, dalla deposizione sarebbe emerso che tra il manager di Suarez e la Juventus sarebbe stato concluso tra il 28 e il 29 agosto un preliminare di accordo. Intesa scemata repentinamente – sempre in base alla ricostruzione di stampa – tra il 14 e il 15 settembre (poche ore prima dell’esame) quando il manager sarebbe stato informato da Paratici del cambio di rotta.
Articolo pubblicato il giorno 20 Dicembre 2020 - 16:26