L’episodio si è verificato il 2 dicembre scorso; i carabinieri di Capua, intervenuti sul posto, trovarono quattro bossoli nei pressi dell’ingresso dell’officina e dietro uno scaffale all’interno. Sono così partite le indagini, che hanno permesso di identificare in poco tempo, tramite anche la immagini della videsorveglianza dell’attività, i due responsabili.
E’ emerso che da oltre un mese i due uomini minacciavano il titolare dell’attività chiedendogli continuamente del danaro; tutto era nato da un contenzioso per alcuni lavori fatti da uno dei due arrestati, il 36enne incensurato, alla vittima, e da cui era residuato un debito di euro 3500. Dopo l’attentato, hanno accertato i carabinieri, il piccolo imprenditore ha anche pagato la somma, ma il 36enne con il complice pluripregiudicato e da poco uscito di carcere dopo quasi vent’anni, hanno preteso altri soldi, fino a 10mila euro. E’ così scattato il fermo.
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