I carabinieri accertano ben 108 episodi di detenzione e cessioni di sostanze stupefacenti nei confronti di acquirenti provenienti dalla provincia di Caserta e Salerno
Nella giornata del 30 novembre in Castel Volturno, i carabinieri della stazione di Grazzanise hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di cinque indagati gravemente indiziati, a vario titolo, di numerose condotte di detenzione, spaccio anche in concorso, di cocaina, eroina e crack.
Il provvedimento pre-cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, diretta dalla Procura e delegata alla stazione dei carabinieri di Grazzanise, dal mese di ottobre 2019 ad oggi, essendo stato riscontrato un allarmante fenomeno di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti all’esterno di un complesso immobiliare denominato “Palazzi Grimaldi”, ubicato nel comune di Castel Volturno. Le indagini sono state condotte attraverso la captazione di conversazioni telefoniche i cui contenuti hanno trovato riscontro nelle dichiarazioni rese dagli acquirenti nonché nei sequestri ed arresti in flagranza, operati a conclusione di mirati servizi. In tal modo, si è giunti ad accertare l’identità degli odierni indagati a carico dei quali è stato raccolto un grave quadro indiziario, univoco e concordante, in ordine alla realizzazione di 108 episodi di detenzione e cessioni di sostanze stupefacenti, nei confronti di acquirenti provenienti dalla provincia di Caserta e Salerno.
Captate, che avvenivano attraverso un linguaggio criptico decodificato dai carabinieri della stazione di Grazzanise (le sostanze stupefacenti venivano indicate facendo ricorso ai termini “roba”, “quella chiara”, “quella scura”, “quella italiana”, “quella africana”), unitamente alle molteplici attività di riscontro effettuate, attraverso sequestri, attività di osservazione, pedinamento e controllo ed escussione dì persone informate sui fatti, hanno consentito di ricostruire le modalità con cui gli indagati realizzavano l’illecita attività. Invero, è stato possibile risalire sia al dato qualitativo che quantitativo della sostanza stupefacente, atteso che le cessioni avevano ad oggetto involucri di eroina, cocaina e crack rispettivamente per un importo che variava, a seconda dei grammi, dai 20 ai 40 euro. L’ufficio del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, all’esito del procedimento di convalida, condividendo in toto l’impianto accusatorio proposto dalla Procura, in relazione sia alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, che al concreto ed attuale pericolo di condotte criminose della medesima specie da parte degli indagati, ha applicato a tutti i soggetti fermati la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.
Articolo pubblicato il giorno 7 Dicembre 2020 - 13:59