Il 2020 è passato alla storia come l’anno dell’inizio della Pandemia Globale da Covid.E potrebbe passare alla storia anche come l’anno del primo contatto “alieno”
Come riportato dal The Guardian e ripreso dall’Huffington Post, nel 2019 venne captato un segnale “anomalo” proveniente dalla stella Proxima Centauri ,che dista da noi circa 4,2 anni luce.
Sulla natura di questo segnale segnale radio anomalo, osservato nel 2019 , e sulla sua struttura è stato fatto uno studio che vedrà nei primi mesi del 2021 la pubblicazione dei risultati . In sintesi, il segnale sembra essere concentrato in una singola frequenza, quella dei 982 MHz, una caratteristica più tipica dei fenomeni artificiali che di quelli naturali ed è quindi stato giudicato “degno di attenzione”.
il fenomeno “non può essere ancora spiegato”
Gli scienziati ,che stanno ancora lavorando all’analisi dei dati , hanno confermato al periodico Scientific American che c’è ancora molto da approfondire e che c’è molto interesse attorno a questa scoperta. E spiega Andew Siemion dell’Università della California (Berkeley) che, allo stato degli studi attuali il fenomeno “non può essere ancora spiegato” e va, dunque, approfondito.
“La cosa più curiosa”,aggiunge,” è che il segnale occupa una banda molto ristretta dello spettro radio: 982 megahertz, in particolare, che è una regione tipicamente priva di trasmissioni da satelliti e veicoli spaziali di fabbricazione umana. Non conosciamo alcun modo naturale per comprimere l’energia elettromagnetica in un singolo contenitore di frequenza”
Questa nuova scoperta ha incuriosito molti studiosi di segnali alieni perché se venisse confermato che questo segnale non è “naturale” si potrebbe pensare che il sistema planetario più vicino al nostro ospiti una civiltà tecnologica.
Vedremo nei prossimi mesi questi studi cosa ci diranno
Alien hunters detect mysterious radio signal from nearby star – It’s almost certainly not an extraterrestrial telegram. But waves that seemed to come from the vicinity of Proxima Centauri will help astronomers refine their search techniques. https://t.co/BwwkKKoNqh #SETI pic.twitter.com/lQqwkMNvSi
— The SETI Institute (@SETIInstitute) December 19, 2020
Articolo pubblicato il giorno 21 Dicembre 2020 - 17:34