Il problema è che gli extracomunitari puzzano”: sarebbe questa la frase pronunciata da una consigliera del Comune di Sarno , durante una seduta -come riportato da Fanpage.it – del Consiglio comunale trasmessa in streaming e pubblicata su YouTube.
Se la convivenza civile sta scritta nella nostra Costituzione, l’espressione razzista del membro della giunta Canfora va nettamente contro ogni forma di convivenza e integrazione.
Nel corso della seduta consiliare, presieduta dal Sindaco Giuseppe Canfora, si discute tra le tante argomentazioni, al centro del dibattito politico, dei problemi legati al centro storico, dove la presenza d’immigranti, specialmente extracomunitari, è notevolmente aumentata negli anni.
“Il centro storico – dice durante la diretta il consigliere Walter Giordano – diventato da arteria principale del commercio locale e zona vivace e vivibile a sobborgo. Negli ultimi 4 o 5 anni soprattutto ci sono stati episodi di violenza, di paura, come di recente una bomba carta contro un negozio. Senza voler fare un discorso che tende a ghettizzare determinate comunità, faccio un discorso di ampio respiro. Bisogna cercare di capire questi immobili come vengono locati e come vengono condotti dagli inquilini: se in un appartamento di 40 metri quadri ecco che c’è un problema di vivibilità della zona”.
L’inquilino di Palazzo San Francesco avrebbe replicato:” Credo che questa problematica stia a cuore all’interno Consiglio comunale – risponde il sindaco Canfora – perché dietro a un problema di ordine pubblico il più delle volte si nascondono anche dei reati. Per fare una operazione di controllo, monitoraggio, repressione e prevenzione, la parte meno importante è proprio quella del Comune, quella più importante è dovuta alla Polizia e alla Guardia di Finanza”. A questo punto Giordano ribatte sulla necessità di intervenire per la tutela sanitaria ed ecco che arriva la frase razzista, pronunciata da una consigliera che evidentemente ha lasciato il microfono aperto. “Gli extracomunitari puzzano, è quello ‘o problema”. Un’esternazione che lascia l’amaro in bocca, che indigna, uno spettro razzista che si aggira latente per le strade di una Sarno confusa.
Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2020 - 15:13