San Giorgio, altri 5 beni confiscati alla criminalità acquisiti al patrimonio comunale
San Giorgio. Cinque beni confiscati alla criminalità organizzata acquisiti al patrimonio comunale. La maggioranza, all’unanimità, ha approvato in consiglio comunale la proposta di delibera. Questi beni saranno destinati, come i precedenti, a finalità sociale.
Si tratta di tre appartamenti ubicati in via Don Morosini e due negozi in via Picenna che quindi si aggiungono al patrimonio già in uso al nostro Ente, messo al servizio della collettività con scopi sociali e assistenziali. Negli appartamenti di via Cappiello infatti, che pure furono confiscati alla criminalità, è stato realizzato il Centro Antiviolenza più grande del Vesuviano che sarà inaugurato a breve, destinato alle donne vittime di abusi e violenze, mentre altri appartamenti sono stati dati per uso abitativo a famiglie indigenti.
Sarà ora individuata la destinazione d’uso, sempre nel rispetto dell’interesse istituzionale e sociale dei beni.
“E’ un atto importantissimo per la nostra città – spiega il sindaco Giorgio Zinno. Purtroppo però spiace constatare che ancora una volta l’opposizione è uscita dall’aula decidendo di non votare questa proposta importantissima per la nostra città. E’ uno schiaffo alla legalità che invece rappresenta per noi il pilastro della società e consente di costruire una comunità più giusta e attenta alle persone in difficoltà”.
L’approvazione di oggi in Consiglio comunale è l’ultimo step di un percorso iniziato lo scorso dicembre, quando l’allora Prefetto, Carmela Pagano, alla presenza delle Forze dell’ordine, propose alla Città di San Giorgio a Cremano di acquisire questi cinque ulteriori immobili sottratti alla criminalità. A novembre 2020 sono arrivati gli atti da parte della Prefettura e in un mese è stata portata la proposta di delibera in Consiglio comunale.
“Sono soddisfatto sia della proposta approvata – conclude Michele Carbone, presidente del consiglio comunale – che dei tempi celeri con cui il Consiglio comunale sta lavorando per approvare atti importanti come questo, che vanno nel’interesse della collettività.”
Articolo pubblicato il giorno 22 Dicembre 2020 - 13:58