In primo grado, l’ex coordinatore regionale di Forza Italia era stato condannato, dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a nove anni perche’ riconosciuto come il “referente nazionale del clan dei Casalesi”, almeno fino al 2004; la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli aveva presentato appello contro la sentenza ritenendo che l’appoggio di Cosentino al clan fosse andato avanti anche oltre il 2004, almeno fino al 2007-2008, saldandosi dunque con le condotte contestate in altre due indagini antimafia successive che hanno coinvolto Cosentino, ovvero il “Principe e la Ballerina” e l’inchiesta “carburanti”; nei processi scaturiti dalle due indagini, giunti in appello, l’ex sottosegretario e’ stato pero’ assolto.
La Procura generale – in aula, per la requisitoria, c’era un sostituto – ha quindi chiesto l’accoglimento dell’appello presentato dal pm, richiedendo una maggiorazione della pena visto che nel 2005 e’ entrata in vigore una normativa che aumentava i minimi edittali per i reati mafiosi. Il processo Eco4 – nell’udienza del 28 ottobre furono anche acquisiti i verbali dei nuovi collaboratori di giustizia del clan, come Nicola Schiavone, primogenito del capoclan Francesco Sandokan Schiavone – proseguira’ il 3 febbraio prossimo, quando sono previste le arringhe dei difensori di Cosentino, ovvero Stefano Montone e Agostino De Caro.
Nell'ambito delle operazioni di contrasto alle frodi nel settore delle accise, l'Agenzia delle Dogane e… Leggi tutto
L'attaccante belga Cyril Ngonge ha parlato oggi ai microfoni di CRC, radio partner del Napoli.… Leggi tutto
Vallo della Lucania si stringe nel dolore e nell'indignazione. Un verdetto che ha scosso la… Leggi tutto
Cento chili di prodotti alimentari sequestrati e sanzioni per 1500 euro: è questo il bilancio… Leggi tutto
Il festival Linea d'Ombra giunge al termine della sua 29esima edizione con un evento speciale… Leggi tutto
Il mondo degli ultras è scosso, e non solo a Milano: Andrea Beretta, capo ultrà… Leggi tutto