Nasce così Piazza Madre Comunità Immaginarie, un programma attraverso il quale il museo espande i confini dello storico Palazzo Donnaregina che lo ospita, con appuntamenti che proseguiranno fino al 6 gennaio 2021 sul portale www.madrenapoli.it.
Ad inaugurare Piazza Madre Comunità Immaginarie sarà il fotografo Mario Spada, con il progetto Bravo Fellini (2020): un’opera video inedita, dedicata alla fascinazione del cinema d’autore, che sarà proiettata dalle finestre del museo sul palazzo difronte il 19 e il 20 dicembre dalle ore 17.00 alle ore 20.00, e sarà poi disponibile per la visione online da lunedì 21 dicembre alle ore 19.00.
Mario Spada ha voluto così omaggiare Federico Fellini, nel centenario della sua nascita, con un vero e proprio viaggio attraverso 94 immagini realizzate da Paul Ronald, uno dei fotografi di scena che frequentò il set di 8 e ½, accompagnate dalla musica originale del pianista Ivan Dalia.
Nella proiezione saranno incluse immagini inedite del film, ritratti, e immancabili foto di backstage, tutte oggi parte della collezione Maraldi, divise in cinque tematiche: il sacro, le donne, il set, l’ego e il sogno. Paul Ronald, fotografo stabile nella troupe di Luchino Visconti da La terra trema (1948), era stato espressamente chiamato da Fellini per 8 e 1⁄2 dopo averlo visto all’opera e averne apprezzato le qualità umane e professionali sul precedente Le tentazioni del dottor Antonio, episodio di Boccaccio ’70 (1962).
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Il fotografo francese entrò in perfetta sintonia con la vena creativa del regista riminese, e restituì egregiamente atmosfera, pause, personaggi e scene della lavorazione di quello che sarebbe diventato uno dei capolavori assoluti non solo della filmografia felliniana, ma dell’intera storia del cinema.
A partire dal 26 dicembre, ancora alle ore 19.00, appuntamento su www.madrenapoli.it con la videoinstallazione Le massacre du printemps di Mathilde Rosier, presentata ad ottobre 2020, pochi giorni prima della seconda chiusura dovuta all’emergenza Covid-19. L’opera, ispirata alla Sagra della primavera (Le sacre du printemps), il balletto creato da Vaslav Nijinsky per i Ballets Russes nel 1913 su musiche di Igor Stravinsky, è una riflessione quanto mai attuale sull’inestricabile legame tra il destino dell’umanità e quello di tutta la natura, sull’importanza di preservarla per illuminare il futuro delle generazioni a venire.
Da sabato 2 gennaio 2021, alle ore 19.00, l’opera di Rä di Martino Afterall (A Space Mambo) (2018), disponibile sul sito del museo, ci catapulterà nello spazio mostrandoci piccole comunità di individui che, dopo un evento apocalittico, recuperano il contatto con l’altro attraverso il canto. Un’idea di condivisione e di recupero dell’interazione in modalità nuove e comunitarie, con la quale il Madre vuole rivolgere uno speciale augurio per il nuovo anno a tutto il suo pubblico.
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