Torna d’attualità l’Operazione “Captagon”, il sequestro di 14 tonnellate di amfetamine effettuato dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata di Napoli nel porto di Salerno nel mese di giugno scorso.
Gli investigatori antimafia delle Fiamme Gialle partenopee, nell’ambito della stessa indagine, poche settimane prima avevano effettuato un altro sequestro, di 2,8 tonnellate di hashish.
Poi a fine giugno il mega sequestro di amfetamine provenienti dalla Siria, culmine di una operazione senza precedenti: 84 milioni di pasticche, valore di mercato superiore al miliardo di euro. Da allora, le indagini sono proseguite in coordinamento tra la Procura della Repubblica di Napoli e quella di Salerno, sia nell’ottica di individuare tutti i soggetti coinvolti nel traffico, sia i mercati di destinazione, che sembrano proprio essere Stati Arabi nel Nord Africa.
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Dopo aver completato tutte le analisi sull’enorme quantitativo sequestrato, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli ha organizzato ed eseguito in queste ore la complessa operazione di distruzione di tutta la droga all’interno di un termovalorizzatore di Ravenna.
Il trasporto è stato eseguito in queste ore da un convoglio composto da 2 autoarticolati contenenti le oltre 16 tonnellate di stupefacenti, scortati da mezzi terrestri e aerei che si sono mossi nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 per arrivare al termovalorizzatore di Ravenna alle prime luci dell’alba, dato che l’operazione di distruzione richiede un’intera giornata.
Per le operazioni di scorta è stato approntato un imponente dispositivo di sicurezza, con oltre oltre 50 finanzieri del Comando Provinciale di Napoli selezionati tra gli specialisti di antimafia, antidroga e ordine pubblico (“BaschiVerdi”), 9 autoveicoli e 2 elicotteri AW 139 Volpe 414 e AW 169 Volpe 502 del Centro di Aviazione di Pratica di Mare che hanno scortato il convoglio durante tutto il tragitto, coordinati dalla Centrale Operativa del Comando Generale – III Reparto Operazioni.
L’integrale distruzione degli stupefacenti rappresenta una ulteriore tappa delle complesse indagini portate avanti dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Napoli e Salerno, in coordinamento tra loro, attraverso i rispettivi investigatori della Guardia di Finanza delle due città e un’ampia rete di cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia.
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