Il Covid cambia volto alle celebrazioni di San Gennaro e domani l’attesa del miracolo si svolgerà sull’altare maggiore del duomo di Napoli e non, come da tradizione, nella Cappella del tesoro. Il primo ‘colpo’ della pandemia alle celebrazioni del santo patrono di Napoli e della Campania è stato l’annullamento della processione, che avviene il sabato che precede la prima domenica del mese di maggio, in ricordo della traslazione delle spoglie mortali da Pozzuoli alle catacombe di Capodimonte. Una revoca imposta dalla necessità di contenere i contagi e fermare la gente che, numerosa, normalmente prende parte alla processione del busto del santo dal duomo alla basilica di Santa Chiara.
Un evento, l’annullamento della processione che non si era mai verificato, nemmeno durante le guerre mondiali.Quello in programma domani, è il terzo appuntamento con il prodigio dello scioglimento del sangue di San Gennaro, custodito nella Cappella del tesoro, in memoria dello scampato pericolo di Napoli dall’eruzione del Vesuvio del 1631 quando, secondo le narrazioni dell’epoca, San Gennaro, portato in processione dai fedeli, fermò la lava alle porte della città. E chissà che domani, nelle proprie preghiere, i devoti di San Gennaro non gli chiedano, di salvare tutti dal covid.
A pagare il prezzo più alto, in termini di partecipazione del popolo, è stato, forse, l’evento del 19 settembre, data in cui fu decapitato il martire nel 305 d.C.: celebrazioni a porte chiuse e un duomo insolitamente vuoto, niente bacio alla teca, possibilità di entrare solo su prenotazione, mentre all’esterno, sul sagrato della chiesa cattedrale erano stati allestiti due maxischermo per consentire ai fedeli, sempre previa prenotazione, di assistere al prodigio della liquefazione del sangue.
Domani, dunque, alle 9, l’abate della cappella, monsignor Vincenzo de Gregorio, porterà la teca sull’altare maggiore del duomo per la celebrazione eucaristica, dove potrà essere venerata fino a mezzogiorno. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, la teca sarà nuovamente portata sull’altare maggiore dove resterà esposta, per la venerazione dei fedeli, fino alle 18.30.Alla celebrazione sarà presente anche il cardinale Crescenzio Sepe, in procinto di lasciare la guida dell’arcivescovado a Domenico Lemme.
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