Angelo Pisani e’ lo storico legale italiano del campione scomparso che stamattina a Storie Italiane (Raiuno) si e’ detto scandalizzato da quanto appena emerso sull’operato del collega Matias Morla, diventato in fretta esclusivista degli affari del campione nonche’ controllore dei marchi legati al suo nome e alla sua fama : “In Italia un legale che si intesta i diritti del cliente o che subentra nel suo patrimonio verrebbe radiato immediatamente dall’albo, e’ una cosa illegittima” ha affermato in trasmissione. Adesso Pisani approfondisce motivazioni e conseguenze della decisione che dalla fine del 2015 lo ha portato a continuare ad occuparsi esclusivamente delle questioni legali italiche di Maradona, “non commerciali”, aprendo di fatto un’autostrada a Morla.
Nel 2021, informa, avrebbe dovuto assistere Maradona tra Roma e Napoli “nelle due udienze in Cassazione e in appello legate alla lunga battaglia giudiziaria con il nostro fisco, in un altro appuntamento in tribunale per una delle cause di diffamazione intentate da Maradona contro uno dei suoi tanti detrattori e per diffide contro chi utilizzava abusivamente il suo nome”. Pisani si occupava di Maradona, racconta alle agenzie di stampa dal 2010, occupandosi delle sue cause, delle questioni pubblicitarie e di quelle legate agli sponsor: “Ma allora qui non aveva registrato nessun marchio legato al suo nome, era totalmente disinteressato a questo genere di business. Evidentemente lo ha poi convinto Morla, la cosa riprovevole e’ che l’avvocato abbia registrato quei marchi come appartenenti a una sua societa'”. Il rapporto professionale e personale tra lui e Diego, rievoca, nacque quando el Pibe era in trasferta a Mosca: “Mi chiamo’ la prima volta attraverso l’ambasciata italiana, per l’opposizione alle richieste del nostro fisco, con lui sono stato in giro per il mondo, in Venezuela, a Cuba, in Francia, a un certo punto ho scelto di fare un passo indietro, per non trascurare la mia professione in Italia”.
Pisani informa di avere avuto, “dal maggio 2014 la procura notarile di Maradona, per mandati, cessioni, diritti… Non e’ mai stata revocata, avrei potuto disporre qualunque cosa, ma ovviamente non ne ho mai neanche minimamente approfittato”. L’avvocato italiano di Maradona ha incontrato Morla, racconta “sette o otto volte, tra il 2016 e il 2017 a Napoli e a Roma”. In quelle occasioni, chiarisce, non ha notato niente di allarmante “all’inizio Morla non era evidentemente entrato a gamba tesa nella vita di Diego”. Dei tanti marchi maradoniani registrati da Morla a nome suo, ha saputo, chiarisce, solo recentemente. Quel che e’ certo, ribadisce, e’ che da almeno tre anni aveva difficolta’ a parlare con il campione argentino: “Quando lo chiamavo il telefono squillava a vuoto, oppure qualcuno dell’ entourage di Morla mi rispondeva che non c’era, Diego era blindato “. Degli appuntamenti in tribunale del 2021 ricorda, era riuscito a informarlo solo attraverso dei messaggi WhatsApp.
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