La corte partenopea ha confermato la condanna a 5 anni pronunciata in primo grado per Antimo Italiano. Concessa la continuazione con altre sentenze, per una pena complessiva a 16 anni e 6 mesi, per Giovanni Capone, ritenuto il referente dei Belforte nel Capoluogo.
Pene più miti rispetto al primo grado di giudizio per Vincenzo Rea (7 anni), Antonio Merola (6 anni e 4 mesi), Modestino Santoro (4 anni e 4 mesi), Ferruccio Coppola (2 anni), Clemente Vergone (2 anni e 6 mesi), Mario De Luca (4 anni e 6 mesi), Virginia Scalino (10 mesi con l’attenuante dell’ipotesi più lieve dello spaccio di droga). Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nello Sgambato, Franco Liguori, Michele Di Fraia, Alfonso Iovino, Danilo Donato ed Alessandro Diana.
Si sono costituiti parte civile il consigliere regionale Luigi Bosco, con l’avvocato Francesco Parente, l’ex consigliera comunale di Caserta Lucrezia Cicia, con l’avvocato Mauro Iodice, l’associazione Caponnetto, con l’avvocato Gerardo Tommasone.
Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2020 - 21:32