Lamorgese: ‘I controlli di Capodanno? Saremo inflessibili’.
“Le discoteche aperte la scorsa estate hanno contribuito a moltiplicare i contagi da Covid-19. Non possiamo più permettercelo, per questo saremo inflessibili nei controlli e nelle sanzioni”. Così la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ annuncia controlli rigorosi per la notte di Capodanno. “Abbiamo uno spiegamento di forze dell’ordine imponente e siamo molto concentrati anche sul monitoraggio della rete Internet per impedire che si affittino case dove riunirsi non rispettando le regole e il distanziamento” sottolinea.
“Dall’11 marzo sono state quasi 30 milioni le verifiche sulle persone e 8,5 milioni quelle sugli esercizi commerciali. Gli italiani hanno mostrato un atteggiamento di grande responsabilità. E spero fortemente che questo spirito di collaborazione sia confermato anche la notte di Capodanno – aggiunge la ministra – Speriamo di lasciarci alle spalle un anno difficile, ma siamo tutti consapevoli che inizia una fase cruciale per dare una concreta prospettiva di ripresa alle famiglie e alle imprese che hanno subito i contraccolpi più pesanti nel 2020. È necessario dare risposte concrete lasciandoci alle spalle polemiche e inutili divisioni anche per ridare fiducia agli italiani e consolidare il quadro sociale”.
Quanto alla scuola, per Lamorgese “i ragazzi hanno un bisogno vitale del confronto quotidiano con docenti e compagni che non possono essere sostituiti a lungo dallo schermo di un computer. Le riaperture previste per il 7 gennaio per almeno il 50% degli studenti in presenza costituiscono un obiettivo irrinunciabile. I prefetti hanno svolto un lavoro prezioso per organizzare il trasporto pubblico e ieri tutti hanno confermato l’adozione dei piani operativi per garantire la ripresa dell’attività didattica in presenza secondo le indicazioni del governo”.
In vista della ripresa, “ristori e incentivi sono stati fondamentali in una prima fase per fare fronte al forte impatto economico causato dalla pandemia – conclude Lamorgese – ma ora servono investimenti anche di medio periodo e riforme che diano una prospettiva alle categorie più colpite dalla crisi e offrano un percorso di crescita duratura al nostro Paese”.
Articolo pubblicato il giorno 31 Dicembre 2020 - 07:41